5 Novembre 2022 - 22:48

PAGELLE SP – Ahi Ellertsson, Maldini fa la storia. Caldara il top

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Di seguito vi proponiamo i migliori e i peggiori della gara fra Milan e Spezia, gara valida per la tredicesima giornata di campionato (VOTATE I VOSTRI MIGLIORI IN CAMPO!):

DRAGOWSKI 7 – Regge all’urto del tiro al bersaglio dei primi 20′ con almeno due parate decisive, poi lo salva la traversa. Sulla rete di Theo Hernandez può fare poco e nulla. Attento per tutto il resto del primo tempo, con miracolo finale in collaborazione con Ampadu. Si ripete anche nel secondo tempo: bene su Origi, ottimo in un paio di uscite alte e nella parata finale su Tonali. 

AMPADU 6 – Altra gara impegnativa per il gallese, che non si fa intimorire da Origi e co. e gioca una partita di qualità sia negli anticipi che nelle coperture. Essenziale a fine primo tempo quando salva insieme a Dragowski il possibile 2-0 rossonero. Tanta foga agonistica, si prende un giallo.

CALDARA 7 – Ex di turno e partita particolare visto che con la maglia del Milan in Serie A non ha mai giocato. Si fa vedere per due volte sui piazzati impegnando Tatarusanu, poi legge bene diverse situazioni e vince tanti duelli. Partita quasi perfetta da centrale.

KIWIOR 7 – Ancora una grande partita per il polacco, che in mancanza dei vari tiratori comincia anche a incaricarsi di punizioni e calci d’angolo. Gara da non sbagliare, lo sa e si vede in campo: fa ammonire Bennacer, mostra ottimi recuperi da giocatore top quale sta dimostrando di essere. Perfetto anche nel secondo tempo, non sbaglia nulla. Gioiello.

AMIAN 5 – Gotti lo schiera a destra a contrastare la freccia Theo Hernandez. Il duello tra francesi, però, lo vince quello del Milan, che in occasione della rete del vantaggio lascia sul posto l’ex Tolosa. (Dal 53′ RECA 5,5 – Prova a dare un apporto di qualità, ma alla lunga non ci riesce).

EKDAL 5 – Un pesce fuor d’acqua a centrocampo. Si trova quasi costantemente a inseguire lo scatenato Bennacer e dalla sua parte il Milan riesce quasi sempre a passare. Qualche errore anche in fase di disimpegno non lo aiuta e si divora il possibile pareggio colpendo male di testa da ottima posizione. (Dal 90′ STRELEC SV)

BOURABIA 6 – Buone geometrie, nonostante sia difficile trovare spazio al cospetto di un centrocampo di grande qualità. Le dà e le prende, prova a fare da diga e quando può ci riesce. Nella parte finale del primo tempo trova un passaggio illuminante per Nzola, anticipato di un soffio. A inizio ripresa perde malamente un pallone che rischia di costare caro. (Dal 67′ ELLERTSSON 5 – Entra bene e con la grinta giusta, ma perde con una leggerezza madornale la palla del 2-1. Spreca anche l’ultimo pallone buono).

AGUDELO 6 – Comincia bene, le sue doti di velocista possono far male e lo sa. Trova qualche spunto interessante e contribuisce a far salire la squadra. (Dal 67′ HRISTOV 6 – Generoso, buona gara).

HOLM 5,5 – Svaria sulla corsia di sinistra ma non ha vita facile al cospetto di Kalulu, che lo argina benissimo. Un po’ spento, poi va a destra e prova a cambiare la musica, ma senza incidere particolarmente. 

MALDINI 6,5 – È la sua gara, l’ha preparata in settimana come se fosse una finale. La sente e parte titolare complice anche il forfait di Gyasi. Ma il risultato non è quello dei sogni: qualche guizzo c’è, ma al cospetto della difesa avversaria sembra troppo poco. Ma la cabala è così e proprio nel momento in cui sembrava scomparire tira fuori il coniglio dal cappello e disegna un destro perfetto che batte Tatarusanu per l’1-1. Serata da incorniciare, oltre alla prima rete esterna delle Aquile. (Dal 65′ VERDE 5,5 – Smarrito, ci prova solo con un mezzo pallonetto che finisce alto).

NZOLA 6 – Lo cercano e lo trovano spesso i compagni, ma al momento della concretizzazione non riesce a incidere. Da un suo errore in disimpegno nasce un’azione pericolosa per il Milan, mentre l’unica occasione che gli capita nel primo tempo si traduce in un tiro sbilenco dopo aver superato Tatarusanu. Nel secondo tempo un fallo su di lui fa annullare l’eurogol di Tonali. Non tira mai in porta ma là davanti fa un gran lavoro sporco.

all. GOTTI 6 – Dà spazio agli ex di turno Caldara e Maldini, cercando di dare imprevedibilità alla formazione e tutto sommato lo Spezia gioca anche benino, pur pagando dazio alla maggiore qualità avversaria. A centrocampo i rossoneri hanno vita troppo facile, ma lo Spezia è quadrato e prova a reagire dopo lo svantaggio. Dopo la rete di Maldini passa a quattro dietro per mantenere il risultato, ma ancora una volta viene punito nel finale per una leggerezza. Sfortunato l’ingresso di Ellertsson. La classifica è bugiarda e non ci sono dubbi, ma la realtà dice che adesso si fa dura.

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