Per molti il mancino di Simone Bastoni è capace di gol incredibili. Italiano lo aveva spostato terzino sinistro e lui ha svolto una prima stagione in Serie A semplicemente perfetta. Ora è diventato il jolly di Luca Gotti: tornato in campo contro l’Udinese dopo tre partite a causa di un infortunio. In questa stagione ha già segnato due reti e nell’ultima gara prima della sosta vuole tornare ad essere decisivo.
Imprescindibile
Simone è diventato una presenza fissa in Serie A, nonostante ci sia arrivato a 24 anni. Con la gavetta ha imparato l’arte della duttilità: esterno di difesa, mediano, mezzala. Sembrava sul punto di andare via, poi è rimasto per portare in alto lo Spezia. Era uno dei due spezzini in squadra insieme a Maggiore. Oggi, come scrive La Gazzetta dello Sport, è l’unico “ragazzo della città” rimasto in rosa. «Preferisco giocare mezzala, ma ciò che conta è esserci». Dagli spalti al campo: «Non avessi fatto il calciatore, avrei continuato gli studi. Mi sarebbe piaciuto diventare un ingegnere». Diciamo che Bastoni ha preferito le geometrie del campo da calcio, perché il suo mancino ha spesso fatto la differenza.