17 Dicembre 2022 - 09:18

Bastoni: “Orgoglioso di rappresentare lo Spezia. Ora voglio la salvezza”

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Sulle pagine de La Nazione oggi in edicola troviamo una bella intervista a Simone Bastoni, vicecapitano dello Spezia e simbolo di città e squadra. Con la sua crescita, determinazione e centralità nel progetto ha illuminato i tifosi, che in lui si identificano per determinazione, sacrificio e attaccamento. Un ruolo che lo stesso 20 si sente cucito addosso: “Sono orgoglioso di essere un beniamino, spero di ripagare l’affetto della gente con grandi prestazioni. Ma non sono un leader, ce ne sono tanti in squadra: io sono qui da tanto tempo e per questo cerco di far capire ai ragazzi cosa significhi vestire questa maglia” spiega.

Che storia

Il quotidiano ricorda l’escalation vissuta dal giocatore spezzino: a settembre 2020 lo Spezia intendeva cederlo in prestito dopo la conquista della Serie A con offerte dalla nostra terza serie. Fu Italiano a lanciare Bastoni nel match con la Fiorentina e da lì non è più uscito: “All’epoca – racconta – non arrivarono richieste da club di B se no sarei partito. L’unica formazione interessata era la Juve Stabia in C e a quel punto decisi di restare e giocarmi le chances. I risultati sono stati quelli sperati” sorride. Anche il gioco imposto dal tecnico lo aiutò nonostante il dirottamento sulla fascia sinistra di difesa, anche perché nel 4-3-3 aveva licenza di offendere. “Tuttora preferisco cercare fortune in attacco, anche se devo curare anche la fase difensiva” precisa poi. In ogni caso la realtà è ben chiara: la Serie A non piove dal cielo. E a spiegarlo è lo stesso Bastoni: “Un traguardo ottenuto con un lavoro costante iniziato nella Primavera, coniugato a raggiungere fortemente questo obiettivo“.

Bandiera 

Ad oggi sono 81 le presenze in maglia bianca, condite da 6 reti e 15 assist, con la tripla cifra di presenze che rimane lì ad attendere come traguardo importantissimo. Con lo Spezia ha un contratto fino al 2025, con un rinnovo sottoscritto lo scorso anno. “Io una bandiera? Sono felicissimo di essere qui. Questa per me è la squadra del cuore, sono sempre andato in curva con la mia famiglia e poterci giocare è un grande onore e privilegio. Farò il massimo per raggiungere tutti gli obiettivi con le Aquile” le sue parole. Fra le sue qualità principali gli inserimenti, la personalità e la qualità tecnica, oltre a un Picco di cui è innamorato e che concede stimoli infiniti: “Per tutti è difficile giocare lì perché il tifo si avverte tantissimo, diventa una bolgia e ogni gara ha intensità emotiva. Poi serve la personalità per giocarci con tranquillità” spiega. In questa stagione vanta già due gol e tre assist, con un obiettivo chiaro: “Si va di pari passo, raggiungere la salvezza e migliorare lo score di tre gol dell’anno passato. Ora non parlo della salvezza, quando avremo 40 punti lo farò” sorride. E intanto spera in un regalo di Natale: “Spero di migliorare ulteriormente e che la gente continui ad affollare come sempre il Picco. Se poi dovesse arrivare qualcuno a darci una mano ne saremo contenti” chiude.

DOPPIA SEDUTA PER LE AQUILE IN VISTA DELL’AMICHEVOLE

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