19 Gennaio 2023 - 16:58

PAGELLE SP – Ekdal ok, Moutinho scosso. Ampadu, che sfortuna

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Di seguito vi proponiamo i migliori e i peggiori della gara fra Atalanta e Spezia, match valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia (VOTATE I VOSTRI MIGLIORI IN CAMPO!):

ZOVKO 5,5 – Ritrova quell’Atalanta con cui ha esordito pochi giorni fa in Serie A e il battesimo è da incubo: viene infilato due volte nel primo quarto d’ora, poi anche da Hateboer e da Zapata, ma su quest’ultimo è fuorigioco. A fine prima frazione la traversa lo salva. Nella ripresa subisce anche la quarta rete su un missile di Højlund, che lo trafigge come in campionato. Bella parata su Muriel nel finale.

HRISTOV 6 – Duella con profitto con Boga, che da sinistra prova spesso ad andargli via. Gli chiude bene tutte le linee e prende anche qualche colpo duro. Bravo a spingersi anche in proiezione offensiva, mostrando più di uno spunto interessante. Ammonito forse troppo severamente, alla fine non sfigura. (Dal 72′ AMIAN 5,5 – Højlund è un osso duirissimo).

KIWIOR 5,5 – Torna titolare dopo il riposo di Torino e si mostra subito per due interventi in scivolata pregevoli in zona difensiva. Nel finale da un pallone perso in mezzo al campo scaturisce il 5-2 finale.

NIKOLAOU 5,5 – Sul primo gol è in ritardo sullo stacco di Scalvini, poi un paio di buoni recuperi in area. Prova a contenere ma non è sempre facile. (Dal 60′ CALDARA 6 – Contiene bene).

HOLM 7 – Boga lo tiene a fatica, Ederson… pure. E dopo pochi minuti l’ex Salernitana si prende il giallo su una sua incursione: a tratti straripante come al solito, da lui parte il lancio che porta alla rete di Ekdal. Nella ripresa cala, ma è il migliore dei suoi. (Dal 60′ FERRER 5,5 – In ritardo su Højlund, che segna il 4-2 finale).

ESPOSITO – Prima da titolare per l’ex Spal, che dà subito geometrie importanti al centrocampo delle Aquile. Primo tempo di controllo, il recupero a inizio ripresa è da applausi. Per la prima al salto di categoria non sfigura.

EKDAL 6,5 – Parte dal 1′ per prendere continuità e minutaggio in stagione. Lo svedese si mostra tonico e di esperienza, regalandosi con una progressione insolita il bel gol del momentaneo 2-1. Bravo a ritagliarsi lo spazio per il tiro spostando Ederson e a trovare la traiettoria non semplice sull’angolo lontano. (Dal 60′ AMPADU 5,5 – Pochi palloni toccati, entra quando la partita è già persa. Prende un giallo di foga, ci mette anche la sfortuna sulla quinta rete).

KOVALENKO 6 – Prestazione di sostanza per l’ex di turno, che si propone volentieri in avanti a caccia di fortuna. Serve a Verde il piattone per la rete e battaglia con forza in mezzo al campo. (Dal 72′ MALDINI 5 – Un quarto d’ora di nulla, non si vede mai).

MOUTINHO 4,5 – Prima da titolare per il portoghese, che però va subito in affanno contro il pessimo cliente Lookman. Il 5 è in ritardo nella deviazione in mischia sul primo gol, perde ancora Lookman sul raddoppio e viene tirato in mezzo da Hateboer sulla terza marcatura. A parziale riscatto il pallone messo in mezzo che porta al 3-2, ma è evidente come gli serva ancora prendere le misure col calcio italiano. 

VERDE 6 – Un piacere rivederlo in campo, in attesa della forma migliore. Il 10 aquilotto ci prova subito su punizione non inquadrando la porta, poi si accende a sprazzi. Trova la rete in modo dirompente approfittando di un assist ravvicinato di Kovalenko. Poi cala, ma i 90′ sono molto importanti per il ritorno sulle scene. 

NZOLA 5,5 – Vede meno palloni del solito, ma prova lo stesso a fare densità là davanti. Suo il bel tacco che innesca Ekdal per la rete del 2-1. Ha un’occasione nella ripresa ma Musso gliela para, anche se era in fuorigioco. Ci riprova anche alla fine sia di sinistro che di testa. 

all. GOTTI 6 – Disegna uno Spezia con turnover ma non troppo, facendo affidamento anche su alcuni dei giocatori titolari. Imposta il match sul pressing alto, ma alla prima occasione ne incassa due ed è tutto più difficile. Buona la reazione, anche se la scelta di dare la titolarità a Moutinho alla fine non paga. Era difficile passare il turno, i suoi se la sono giocata. La testa è alla Roma.

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