3 Febbraio 2023 - 14:56

Krollis: “Serie A difficile, lavoro per crescere. Sono un 9 ma anche un 10”

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Giornata di presentazione in casa Spezia per Raimonds Krollis, attaccante lettone arrivato in questo gennaio dal Valmiera. Il giocatore ha bisogno di un po’ di tempo per entrare stabilmente nelle rotazioni di Gotti, ma ha mostrato già abilità importanti nel proprio campionato, tanto da risultare anche in corsa per la Scarpa d’Oro. Ecco tutte le sue parole nella conferenza stampa odierna al Ferdeghini.

Sulla sua carriera: “Ho 21 anni e ho iniziato il mio percorso al Metta, poi al Valmiera. Qui ho vinto il campionato e sono stato capitano: ora sono pronto per una nuova avventura”.

Sulle differenze in Italia: “Qui il livello è più alto, siamo in uno dei Top 5 campionati europei. Per me è abbastanza dura, anche perché ero in vacanza e quindi devo ritrovare la condizione fisica migliore. Sto cercando di fare del mio meglio per arrivare al massimo livello”.

Sul clima: “È bello potersi allenare in campi naturali, il tempo qui è migliore che in Lettonia… Qualche tifoso mi ha già riconosciuto, mi ha detto qualcosa in italiano ma non sono stato in grado di rispondere”.

Sul ruolo: “Sono attaccante, posso fare il 9 ma anche il 10. Il mio lavoro in ogni caso è segnare gol e penso di essere abbastanza bravo a farlo, posso giocare in ogni tipo di calcio. Il mio primo club era una squadra di bassa classifica e giocavamo più sulla difensiva, nell’altro invece prediligevamo l’assetto offensivo. Insomma, gioco come serve”.

Sulla classifica della Scarpa d’Oro: “È sempre bello essere in queste nomination, ho fatto tanti gol e sono concentrato. Mi fa piacere essere insieme ad altri big”.

Sulla Serie A: “Tutto è enormemente più fisico e tecnico, la velocità del gioco e la fisicità sono più alte. Ma non mi spaventa niente”.

Sugli idoli: “Kane, Lewandowski, giocatori così. Del passato mi emoziona Thierry Henry”.

Sul sostegno dalla Lettonia: “La pressione c’è sempre, nel mio Paese in pochi giocano a questi livelli. Provo a fare del mio meglio, essere sotto pressione mi aiuta molto”.

Sulla piazza spezzina e sui compagni: “Qui tutti mi hanno accolto bene, l’atmosfera allo stadio è molto bella e non vedo l’ora di conoscere tutti ancora meglio. Con i compagni mi sto rapportando anche se non riesco ancora a comunicare bene con tutti, ma con chi parla inglese mi sto confrontando. Devo imparare in fretta la lingua per poter comunicare meglio con tutti. Ora che è arrivato Shomurodov riesco a raffrontarmi meglio anche con lui”.

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