21 Marzo 2023 - 09:26

Wiśniewski racconta: “La A un sogno, lo Spezia mi sta aiutando”

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L’edizione odierna de Il Secolo XIX dedica un approfondimento a Przemyslaw Wisniewski, uno dei nuovi arrivati nel mercato di gennaio ma fra i calciatori ad aver mosso i passi più importanti in carriera. Passato dalla Polonia al Venezia (B italiana) prima di approdare allo Spezia, ha già esordito in Serie A e ha ricevuto pure una pre-convocazione in Nazionale, poi non tradotta nella chiamata vera e propria.

Soddisfazione

Tuttavia, il centrale non può che essere soddisfatto. Il quotidiano cita una sua intervista di qualche giorno fa al portale Meczyki.pl, in cui testimonia la gioia per l’attenzione del nuovo CT Santos: “Sapevo che c’era interesse su di me. Ho fatto un grande passo entrando in A dopo sei mesi in B. Mi sento pronto e sono contento, sto lavorando sodo. I precedenti selezionatori non hanno avuto modo di conoscermi, a parte Michniewicz che mi ha portato nell’U21 (senza mai giocare)“. Ma da allora la strada è stata tanta, a partire da quella prettamente geografica, lasciando la patria per l’Italia. L’offerta della Cremonese non lo allettava, voleva essere pronto, così ecco l’attesa fino a Venezia.

Nuova vita

Il presente si chiama Spezia: “L’italiano è la lingua dominante e lo voglio imparare in fretta. Mi piace molto anche la città. Dragowski dirige lo spogliatoio, ha sempre molto da dire come Reca. Lui è più calmo, Bart un leader“. Poi descrive Robert Platek come uomo gentile e calmo, quindi si sofferma sulla Serie A, definendola “un’università del calcio”. E intanto c’è da prendere l’eredità di un certo Kiwior: “Tutto dipendeva dalla sua partenza e non c’era pressione per partire subito, ma volevo salire di livello. Ho dovuto dare più di me stesso, esordendo con il Napoli e giocando contro Empoli e Inter” spiega. E proprio la vittoria con i nerazzurri resta indimenticabile, come atmosfera e momento, con la salvezza come obiettivo: “Spero restino in A il maggior numero di polacchi. Così deve essere e sarà nel caso dello Spezia e spero anche del Gornik” racconta.

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