23 Marzo 2023 - 19:30

È solo un’amichevole? Tre motivi per far valere Monaco-Spezia

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È solo un’amichevole, come è giusto che sia. Vietato esaltarsi troppo per l’1-1 maturato in terra monegasca contro una squadra che ad oggi è quarta nel massimo campionato francese, ma che ha nomi da Champions di alto livello. Nonostante si tratti soltanto di un test di pausa, però, ci sono almeno tre buoni motivi per tenersi stretto questo viaggio nel Principato. Proviamo ad analizzarli insieme.

Buon livello

Prima di tutto, la prestazione. Lo Spezia ha saputo fare a meno di ben dieci nazionali e degli infortunati Reca, Moutinho, Marchetti, Bastoni e Zurkowski. Eppure, infarcito di Primavera e giocatori che hanno visto il campo con il contagocce, ha messo in campo una prestazione di livello contro un signor avversario, che poteva schierare gente del calibro di Minamino e Ben Yedder, calciatori che sono abituati alla Champions League come bere un bicchier d’acqua. L’1-1 è un risultato che fa ben sperare per il futuro, che mette morale anche a chi non è titolare e dà consapevolezza a una squadra che è attesa da un finale di campionato incandescente.

Blasone

Da non sottovalutare anche l’importanza dell’avversario affrontato. Il Monaco è ai primissimi livelli non solo in Francia e può disporre di un centro sportivo come La Turbie scintillante e sfarzoso, qualcosa che dalle nostre parti si vede di rado. Lo Spezia ne è stato ospite, alimentando così la sua voglia di internazionalità che già aveva messo in mostra con i test estivi (Bochum, Jablonec, Angers) e invernali (Groningen, Sparta Rotterdam, Servette). Un modo per conoscere ed affrontare altri stili di gioco e avversari nuovi, così da arricchire un bagaglio già importante. Gradualmente, il livello degli avversari si sta alzando e il fatto di essere competitivi non può che essere un punto a favore per le Aquile.

Coraggio

Ultimo, ma non ultimo, il coraggio. Quello che spesso manca nella nostra Serie A: dare spazio ai giovani. Lo ripetiamo, è soltanto un test amichevole e conta il giusto. Ma oggi Semplici ha messo in campo giovani ragazzi che per la prima volta hanno avuto la possibilità di misurarsi con avversari di altissimo livello: Delorié, Lari, Di Giorgio, Loffredo, Piccioli, Leoncini, Giorgeschi, Candelari. Con tanto di entusiasmo incredibile per la prima volta, lo Spezia si sta distinguendo per la capacità di dare spazio ai giovani. E Kiwior e Holm sono solo (speriamo) la punta dell’iceberg. La Primavera di Vecchio sta assolutamente convincendo in campionato: e chissà che non si possa tornare presto a parlare di novelli Maggiore, Vignali e Bastoni. Il campo dirà se la strada è quella giusta, specialmente in un momento di carenza di vocazione per la Nazionale.

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