7 Aprile 2023 - 19:05

Chisoli: “Su Nzola mai un dubbio. Quella gara con la Fiorentina…”

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L’ex presidente dello Spezia Stefano Chisoli, intervenuto sulle frequenze di Radio Bruno, ha parlato dello Spezia e della partita di domani contro la Fiorentina, con un occhio alle speranze della squadra di Semplici contro quella lanciata dell’ex di turno Italiano.

Vita di calcio

Mi manca molto lo Spezia, sono ancora molto affezionato al club e alla città. Per ora sto lavorando ancora nel calcio, ma non ho un incarico legato a una società. La promozione è stata indimenticabile, anche se praticamente ci siamo dovuti subito riprendere dopo l’arrivo in Serie A, senza stadio e con la pandemia in atto. Merito di Italiano e della dirigenza.

Su Italiano

All’inizio non è stato facile nemmeno allo Spezia visti i suoi metodi. Abbiamo fatto fatica fino a novembre del primo anno, ma abbiamo sempre avuto fiducia in lui. Prepara le partite con passione e vive di calcio, con uno staff giovane e professionale. Mi fa piacere che anche a Firenze stia facendo molto bene, se lo merita. La Fiorentina ha avuto coraggio nella scelta, per noi è stato bravo Angelozzi a pescarlo. I viola hanno investito in un progetto giovane ma che sta dando tante soddisfazioni. L’addio? Sono in ottimi rapporti con lui, questa cosa è successa quando io ero già andato via. Sono rimasto comunque affezionato a lui.

Sul giocare “in trasferta”

Ovviamente è molto difficile. Non potevamo avere nemmeno i tifosi vista la pandemia nel nostro caso: ho un ricordo particolare perché con la Fiorentina giocammo a Cesena e riuscimmo a pareggiare 2-2. Ci diede la consapevolezza di poter essere competitivi anche in un campionato difficilissimo come la Serie A. La nostra salvezza in quel periodo fu merito del gioco di Italiano, che affrontò ogni avversario pressando alto e volendo prendere sempre possesso del gioco. Ha la mentalità di un allenatore vincente.

Su Nzola

Era rimasto svincolato, ma contavamo sul fatto di poterlo riprendere. Con Meluso abbiamo concluso l’operazione: c’era un’ossatura importante che ancora è rimasta ancora in squadra come Verde, Gyasi, Agudelo. È stato bravo Italiano, mi aspettavo che fosse un attaccante molto forte. Fu un’operazione che volli fortemente anche io, avevamo intuito le sue possibilità e siamo anche stati fortunati. Ora è un patrimonio dello Spezia.

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