16 Aprile 2023 - 09:55

La sicurezza sotto accusa: “Qualcosa non ha funzionato”

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A due giorni da Spezia-Lazio tengono ancora banco il bilancio e la dinamica degli scontri nel pre-partita. Il Secolo XIX ha raccolto alcuni pareri di esponenti di spicco della città. Fra questi quello di Vittorio Graziani, presidente della Confcommercio, che si è espresso in maniera molto chiara: “Ci sono state carenze sul piano della gestione della sicurezza. È evidente. Venerdì qualcosa non ha funzionato e purtroppo gli esercenti si sono viste le attività danneggiate. Queste frange, che non sono tifosi di calcio sono dure da combattere. Certamente pensare al divieto delle trasferte, lanciato dal sindco Pierluigi Peracchini, può essere un rimedio drastico a cui pensare subito ma poi sarebbe ingiusto verso i veri supporter. La presenza dello Spezia in Serie A è valore aggiunto per la nostra città ma la sicurezza va curata“.

Rafforzare la sicurezza

Di avviso simile anche Giuseppe Menchelli, direttore della Confartigianato: “Si è trattato di un episodio isolato ma questo comunque non ne fa venire meno la gravità. Va rafforzata l’intelligence prepartita evitando che cani sciolti girino in città. Si tratta di problemi che potrebbe esserci anche se fossimo in categorie inferiori e non dipende dal fatto che siamo in A. È chiaro lo stadio andrebbe decentrato, magari a Santo Stefano ma ormai è impensabile con gli investimenti fatti sul vecchio Picco“. A questi due pensieri si aggiungono anche quelli politici, tutti sul tenore simile: qualcosa di più va fatto sul tema dell’ordine pubblico, perché sono già tante le partite dello Spezia in cui si è rischiato di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini.

La cronaca

Fortunatamente – scrive La Nazione – nel post-partita di Spezia-Lazio non ci sono stati incidenti. Ma la città è comunque rimasta blindata fino a oltre la mezzanotte per aspettare che i tifosi romani salissero sul treno per la Capitale delle 00.45, con Viale Sauro, Viale Ferrari e Via Fiume chiuse al traffico. Alcuni sostenitori di casa sarebbero andati in cerca di scontri, ma visto il lauto dispiegamento di forze avrebbero desistito. Nei disordini prima della partita sono state fermate tre persone (poi rilasciate) ma che verranno colpite da Daspo, così come chi sarà riconosciuto per aver partecipato agli scontri. Dei quattro feriti nessuno è andato in Pronto Soccorso e tra loro c’è uno spezzino cinquantenne raggiunto alla testa con un cacciavite.

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