15 Aprile 2023 - 11:29

Peracchini sugli scontri: “Giunto il momento di proibire le trasferte”

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In merito ai disordini del pomeriggio che hanno preceduto la gara fra Spezia e Lazio non si sono fatte attendere le reazioni. Su tutte quella del primo cittadino spezzino Pierluigi Peracchini, che ha commentato ai taccuini de Il Secolo XIX le scene di guerriglia urbana viste in città. Il sindaco non usa mezze misure, chiedendo apertamente la proibizione delle trasferte per estirpare la violenza nel calcio.

Le parole di Peracchini

È giunto il momento di proibire le trasferte. È l’unica via di uscita per allontanare i violenti dal calcio. Purtroppo c’è ancora tanta violenza, ma bisogna precisare che non si tratta più di tifosi ma di persone a cui andrebbe impedito di avvicinarsi al calcio e alle relative trasferte della propria squadra. Se questi sono i comportamenti l’unica soluzione a cui si può pensare subito è quella citata. Si tratta di soggetti che devono rimanere a casa propria e non seguire i team in giro per l’Italia. 

Inaccettabile

Secondo punto su cui lavorare è l’inasprimento delle pene detentive per i reati legati a queste fattispecie. Le amministrazioni comunali, a partire dalla nostra, investono denaro e tempo nel rendere le città belle, accoglienti e vivibili e poi in un attimo bande di delinquenti sfasciano tutto mettendo a soqquadro interi quartieri e seminando il panico tra residenti, commercianti e chiunque si trovi a transitare nelle zone interessate dall’esplosione di atti di violenza.
È inaccettabile che una nazione civile debba tollerare questi atti da qualunque parte essi giungano. A questo punto bisogna tracciare una linea distinguendo tra chi ama il calcio e fa il tifo in modo sano e pacifico partecipando in pieno diritto a uno spettacolo e tra chi va in giro per il Paese a fare atti di violenza. Quando c’è la partita, questi ultimi, vanno tenuti lontani. I tifosi spezzini? Li seguo regolarmente e si comportano tendenzialmente bene. Ogni tanto c’è qualcuno che può sbagliare ma se non sono provocati rigano dritto. Amano il calcio e la squadra e tifano in maniera sana.

Testimonianza 

Sempre sulle colonne del quotidiano troviamo anche una testimonianza della proprietaria dell’Osteria Puin Gabriella Bianchi, che si è ritrovata il dehors distrutto dalla furia degli scontri: “Una guerriglia vera e propria – l’ha definita – li ho visti arrivare e mi sono chiusa dentro il locale vedendo tutto dalla finestra. Si sono lanciati di tutto: caschi, bottiglie, bastoni, spaventoso. C’erano persone insanguinate dalla testa ai piedi e alla fine ho dovuto contare i danni. La pergola antistante è stata distrutta, così come l’impianto esterno è stato divelto. Per fortuna due angeli mi hanno aiutato a rendere il ristorante presentabile per il venerdì sera“. Altri esercenti delle attività commerciali della zona hanno raccontato di come si siano asserragliati dentro chiudendo le serrande, riaprendo subito dopo la fine degli scontri.

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