3 Maggio 2023 - 10:16

Atalanta, è tutta una questione d’attacco: i piani di Gasperini

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Un bell’imbarazzo della scelta, sempre che Gian Piero Gasperini decida di scegliere. Privilegio che non avrà Leonardo Semplici, ancora orfano di Nzola (senza di lui lo Spezia ha fatto due punti in sei partite) e dunque “costretto” a insistere con Shomurodov, sempre che non punti a sorpresa sul giovane Krollis. Il tecnico dell’Atalanta non ha rinunciato all’idea di far giocare insieme i suoi due centravanti, Duvàn Zapata e Rasmus Hojlund. Tanto più a gara in corso. Ha iniziato così a Firenze, lo farà ancora e dipenderà da avversarie e tipo di partita da giocare. Intanto ha fatto sei punti in due gare scegliendone solo uno (il colombiano con la Roma, a Torino il danese) e poi aggiungendo o togliendo l’altro. Non è tanto o solo questione di gestire le energie, in una settimana da tre partite in meno di nove giorni. Ma anche di dare a chi è più fresco la possibilità di sfruttare il lavoro ai fianchi (dei difensori avversari) portato avanti da chi ha giocato dall’inizio. Non si può ovviamente considerare una “regola”, ma in passato anche Hojlund ha segnato da subentrato, sfruttando la sua velocità più fresca: per la prima volta è successo proprio contro lo Spezia all’andata, per avviare la rimonta, anche se quel giorno entrò dopo appena mezzora e poi anche contro l’Empoli, quando per segnare si fece bastare 7’.

Atalanta, incubo Gewiss da sfatare

Fra la gara con lo Spezia e quella di domenica contro la Juve, è più facile che Gasp provi a testare di nuovo la  coesistenza fra i due oggi pomeriggio. Ma non è affatto da escludere che l’alternanza continui, e dunque stavolta toccherebbe a Zapata, che la gara di Torino ha detto essere in forte ripresa. Dunque, come scrive La Gazzetta dello Sport, Gasperini da qui alla fine cercherà di conservare Zapata così “caldo” e di dare a Hojlund codici offensivi che gli consentano una maggiore varietà di soluzioni e quindi più illeggibilità agli occhi di difensori che stanno riuscendo a limitarlo più facilmente, ora che è finito l’effetto sorpresa. A prescindere dagli interpreti, c’è una missione del gol da portare a termine, per cancellare tre tabù: le tre vittorie di fila che mancano da settembre,  l’effetto negativo del Gewiss da esorcizzare definitivamente, con quattro gare su sei da giocare in casa e i punti lasciati per strada contro le sette squadre oggi in lotta per non retrocedere: finora sono stati 10, due proprio contro lo Spezia (servì una doppia rimonta negli ultimi 13’ per evitare il peggio), e delle prime sette in classifica soltanto la Lazio ha fatto peggio con le “pericolanti” (media punti a partita 1,91, contro il 2,09 della Dea). Quale migliore occasione per una triplice svolta?

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