Insieme a te non ci sto più… Si può sintetizzare così. Ma forse, «Era già tutto previsto» ci sta meglio. C0me ricorda La Gazzetta dello Sport, ieri mattina il Lecce e Marco Baroni si sono ufficialmente separati dopo due anni meravigliosi in cui la squadra salentina, con il tecnico di Tavarnuzze alla guida, ha riconquistato la promozione in Serie A e quella A l’ha difesa e se l’è tenuta stretta in questo campionato. L’epilogo, però, è amaro e i primi sentori si erano avuti proprio a fine campionato. Baroni e il direttore dell’area tecnica si erano scambiati qualche frecciata. Aveva cominciato l’allenatore: «Le discussioni (eufemismo) col direttore non sono mancate». Poi nel fine settimana il dirigente: «Noi vogliamo tenere Baroni. Ma facciamo solo contratti di un anno». Per Corvino si è già aperto il capitolo del successore di Baroni. Il nome di Roberto D’Aversa (giocatore in Salento sia a Casarano che a Gallipoli), fermo quest’anno, dopo due esperienze negative tra Parma e Samp, è quello che circola in queste ore con maggior insistenza. Le parti hanno cominciato a discutere. L’outsider più accreditato sarebbe Fabio Pecchia che ha portato la Cremonese in A, ma quest’anno non è riuscito a fare il bis a Parma. Più defilato Leonardo Semplici, appena retrocesso con lo Spezia, comunque stimato da Corvino. In lizza anche Pippo Inzaghi e la suggestione, ma sembra subito abbandonata, di Cristiano Lucarelli.
E Baroni?
Cosa farà invece Baroni? Si era mosso in principio il Pisa, ma ora ci starebbe puntando lo Spezia, che deve ricostruire dopo i malumori della retrocessione. Ci avrebbe fatto un pensierino pure il Bari, che ha fallito la A proprio sullo striscione del traguardo e adesso pure la Samp. Ma il tecnico toscano ritiene, giustamente, di meritare la Serie A. Ed ecco che potrebbe aprirsi la porta del Verona che non ha ancora ufficialmente confermato gli eroi della salvezza Zaffaroni e Bocchetti.