22 Giugno 2023 - 12:03

Ottimismo in casa Reggina, ma ancora dubbi sull’iscrizione per la B

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Ottimismo a tutto spiano a Reggio Calabria ascoltando le parole del proprietario Felice Saladini, ma ancora qualche dubbio sull’iscrizione. Non è stata in effetti una giornata serena, a cominciare dall’uscita di scena del presidente Marcello Cardona, che si è dimesso con l’ad Castaldi e il cda dicendo: «La proprietà mi ha informato dell’intenzione di cedere il club e pertanto ho ritenuto concluso il mio impegno».

Come scrive La Gazzetta dello Sport, Saladini ha confermato la volontà di mollare, ma tra i tanti misteri c’è anche quello sulla eventuale futura proprietà. Il proprietario ha espresso la solita serenità: «Si è conclusa la fase di emergenza per il club iniziata con l’acquisizione lo scorso anno, il consolidamento sportivo e il ripianamento del debito. In questo percorso è previsto che il club debba darsi una nuova struttura per conquistare gli ambiziosi traguardi. Così mi sono reso disponibile ad avviare colloqui con chi manifesta interesse verso la società».

Il caso da risolvere

Tutto dipenderà comunque dal parere della Covisoc sulla domanda di iscrizione, che la Reggina ha definito attorno alle 23 di martedì (il termine era la mezzanotte), con i bonifici ai giocatori per gli ultimi tre stipendi e anche per i 5 mesi di Inps e i 4 di Irpef non pagati e relativi al 2023: in totale circa 7 milioni. Mancherebbe però un pagamento: quello relativo al famoso piano di ristrutturazione del debito che era stato accettato (tra le polemiche) dal Tribunale di Reggio Calabria, con lo stralcio del 95% del debito con l’Agenzia delle Entrate che aveva fatto scendere la cifra da pagare (relativa al pregresso) da 15,7 milioni a soli 757 mila euro.

Il Tribunale aveva scritto che il debito sarebbe dovuto essere saldato entro il 30 giugno, quindi la Reggina avrebbe ancora qualche giorno per sistemarlo, ma in realtà era un adempimento a cui ottemperare ai fini dell’iscrizione, i cui termini sono scaduti martedì. Quando il club non aveva pagato Inps e Irpef, aveva sostenuto di essere stato stoppato dal Tribunale, mettendo le leggi dello Stato davanti a quelle dello Sport. Tuttavia la giustizia sportiva diede torto alla Reggina penalizzandola con 5 punti. Non è escluso che adesso il club batta la stessa strada, sostenendo di essersi adeguato alle indicazioni del Tribunale.

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