8 Settembre 2023 - 11:01

Alvini studia la difesa a tre: il possibile assetto in vista del Venezia

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Pur nella totale incertezza sul futuro, parlare di campo si deve. Venerdì 15 lo Spezia è atteso da una trasferta proibitiva a Venezia, ma dovrà cercare comunque di modificare una china molto preoccupante. Come scrive La Nazione, la difesa a 4 non potrà essere più riproposta per mancanza di terzini: ne rimangono solo tre, di cui Moutinho non all’altezza della categoria e Reca con una fragilità fisica evidente: tre incidenti muscolari nello scorso campionato, già uno in questo appena iniziato. Difesa a tre scelta obbligata o quasi, a meno di improvvisazioni. Nonostante una relativa abbondanza, ci sono solo tre giocatori all’altezza di una maglia da titolare: Amian, Hristov e Nikolaou. Gli altri quattro centrali, vuoi per adattamento (Mühl e Gelashvili, probabile titolare a Venezia in attesa del pieno recupero del bulgaro), vuoi per inesperienza (Bertola e Serpe) possono essere solo rincalzi. Siccome squalifiche e infortuni avranno il loro peso, c’è il rischio che il livello si abbassi.

Centrocampo

A maggior ragione, occorre un centrocampo folto e battagliero che protegga le retrovie. Le candidature di qualità non sono molte: a prescindere dal modulo, per maturità tattica e doti indiscutibili è Bandinelli che deve assumere la leadership della squadra, giocando in posizione centrale, come perno di tutto. Dietro di lui metteremmo Ekdal, centromediano allo stesso modo in cui Thiago Motta si inventò Kiwior. La mobilità ridotta, per gli anni che passano e per gli acciacchi, verrebbe compensata dalla sua grande esperienza. Ai lati di Bandinelli i titolari che schiereremmo al Penzo sarebbero Cassata e Zurkowski, a patto che stia davvero bene, con Salvatore Esposito e Kouda pronti a subentrare, con l’ex Picerno da valorizzare in più ruoli. I margini di crescita non si discutono. Per Reca (sua riserva Elia o in seconda ipotesi anche Kouda) ci inventeremmo una sorta di braccetto sinistro tra difesa e centrocampo, pronto a fare il quarto dietro (4-1-3-2) o il quinto in mezzo (3-1-4-2).

Attacco

Due davanti non significa giocare con due punte: Antonucci dovrebbe essere un folletto libero di inventare calcio nella posizione che preferisce, con il compito di andare a scovare il lato debole avversario. Centravanti Moro, sperando che la febbre non lo colga più come a Catanzaro, con Pio Esposito da far crescere gradualmente. 

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