“L’obiettivo resta giocare Spezia-Pisa nell’impianto del Picco il prossimo 8 ottobre“. Con queste parole il neo AD Gazzoli fissava l’appuntamento per il ritorno in casa delle Aquile in campionato soltanto qualche settimana fa. Un programma che la società spera ancora di rispettare in pieno, anche se qualche perplessità resta.
Il punto
Lo scrive Il Secolo XIX, che riferisce di una riunione andata in scena giovedì scorso, alla presenza di direzione lavori, collaudatori, dirigenti e rappresentanti dell’impresa Futura che coordina i lavori. L’impegno di tutti è quotidiano, ma la deadline si avvicina e resta qualche dubbio. In primis i tempi di realizzazione della nuova area hospitality dietro alla tribuna, così come sala media, uffici e spazi tecnici. Si tratta di un edificio da costruire ex novo e in quel settore erano emersi problemi strutturali al muro perimetrale. Non è poi un imprevisto “impossibile”, ma ogni variazione in corso d’opera deve avere il parere di una conferenza dei servizi ad hoc, che solo domani potrà dare una risposta. Il punto è sostanzialmente questo: si sta facendo tutto il possibile per fare giocare le Aquile in Viale Fieschi, ma serviranno almeno tre settori aperti e la zona per le squadre e la sicurezza funzionali.
Cauto ottimismo
Dal club trapela comunque una certa tranquillità, andando verso la soluzione ponte che abbiamo raccontato nei giorni scorsi: lo stadio non sarà terminato per l’8 ottobre, ma si punterà ad ottenere una deroga dalla Lega per poter disputare il match in un impianto parzialmente completo previo parere favorevole della commissione provinciale per i locali di pubblico spettacolo. Meno certezza, invece, sulla direzione dei lavori: il cronoprogramma è rispettato, ma con esso servono anche le norme di sicurezza e il coordinamento delle varie fasi.
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Siete così sicuri che ora come ora sia un bene giocare al Picco…..perché se continuate con prestazioni e risultati di questo tipo a fine partita uscirete con valanghe di fischi.
Direi che la misura è colma: squadra incompleta , mister non all’altezza, direttore sportivo il cui operato si commenta da solo , lavori allo stadio per i quali non si riesce a rispettare le tempistiche annunciate dalla STESSA società …”ottimo” lavoro
Una domanda mi sorge spontanea ? Negli anni novanta , rozzi , fece lo stadio di lecce da 55 posti in 99 giorni , ora dopo trent’ anni , per fare una tribuna da 4000 posti , non bastano quattro mesi .scusate ma qualcosa non mi torna…..