Nell’avvicinamento a Palermo-Spezia del prossimo lunedì in Sicilia, Il Secolo XIX svela un retroscena legato proprio alla panchina delle Aquile. Eugenio Corini, attuale allenatore dei rosanero, fu a un passo dal guidare i liguri nell’estate del 2021, quella successiva alla fuga di Italiano. La necessità – si legge – era quella di correre presto ai ripari e l’allora capo dell’area tecnica Riccardo Pecini contattò l’ex centrocampista con diverse telefonate e videochiamate anche approfondite. Ci fu anche un appuntamento a Sarzana a inizio luglio, in una cena al ristorante I Capitelli, per conoscersi e valutare la situazione a quattr’occhi.
Il retroscena
Il profilo di Corini interessava la dirigenza dello Spezia, che stava analizzando le varie opzioni. Dopo aver vagliato la posizione di Tedesco e di Farioli fu proprio Genio a stuzzicare l’idea. A raffreddare la pista, però, fu il rischio di salto troppo ampio: la sua filosofia era nettamente opposta a quella del predecessore, nonostante ci fossero accordi sul mercato e sulle idee. Dopo quella cena, però, permasero i dubbi e Corini rimase in ballo solo per pochi giorni.
Altra scelta
Poi, tre giorni dopo, fu la volta di Thiago Motta, arrivato da Lisbona e che diede maggiori convinzioni anche in prospettiva. Una scelta che si dimostrò azzeccata visti i risultati, pur con un feeling finito presto con Pecini. Il 7 luglio, l’italo-brasiliano divenne tecnico dello Spezia, mentre Corini rimase senza squadra e solo tre mesi più tardi accettò la proposta Brescia. Poi non ci furono altri contatti con il club bianco, perché dopo Thiago si andò con decisione su Gotti e ad agosto ’22 per lui arrivò la telefonata del Palermo e un contratto biennale in mano.