31 Ottobre 2023 - 13:45

Alvini ci lavorerà, ma quando è davvero allenabile l’attacco?

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Venivamo  da due gol fatti a Palermo, alcune situazioni potevamo finirle meglio. Tocca solamente a me allenarle meglio“. Massimiliano Alvini è stato molto chiaro e perentorio nel post-gara contro il Cosenza: il suo Spezia gioca, a tratti benissimo, ma manca nella finalizzazione. In dieci partite Moro e Pio Esposito hanno segnato due reti a testa, l’altra è arrivata da Antonucci (1), anche se l’ex Frosinone non segna dalla prima gara. A completare ci sono giocate dei singoli: due reti di Reca su tiri da lontano, una di S. Esposito su calcio di rigore. Decisamente poco per quanto la squadra sta facendo vedere, soprattutto nelle ultime partite: un peccato, considerando che è proprio la finalizzazione quella che avrebbe consentito alle Aquile di avere almeno 3-4 punti in più in classifica. Gara col Cosenza a parte, anche negli altri 0-0 con Brescia e Pisa la squadra si è fatta preferire, così come a Venezia la prestazione non meritava zero punti.

L’attacco è allenabile?

Ma ci sorge una domanda dopo dieci giornate di campionato e siamo curiosi di scoprirla dal campo. Fino a che punto la fase offensiva è effettivamente “allenabile”? Attualmente l’attacco dello Spezia si compone dei due giovanissimi come prime punte, di Antonucci e Verde come seconde e di Krollis come aggiunto, fin qui praticamente mai visto se non nel pre-campionato. Sulla carta è evidente come il tasso tecnico sia di qualità e con la crescita di Pio di giornata in giornata i gol possano arrivare, ma servirà capire fino a che punto gli interpreti potranno effettivamente migliorare. I più maliziosi diranno che “questi sono e questi restano almeno fino a gennaio“, ma in realtà è anche possibile (e probabile) che appena girerà un episodio favorevole il reparto si sblocchi davvero.

In attesa di gennaio

Poi, naturalmente, ci sarà il mercato. E da lì si potrà capire molto: l’innesto di una punta in grado di alzare il numero delle reti segnate farebbe decisamente comodo, perché se davvero lo Spezia vuole provare a risalire fino alle posizioni che contano bisogna segnare. Nell’attesa toccherà ancora al volenteroso Alvini risolvere il problema.

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