Pericolo Verde: non è l’incredibile Hulk, ma fa comunque paura. Esistono gli schemi, i moduli, le tattiche, ma come scrive Repubblica poi alla fine sono sempre certi tipi di giocatore a fare la differenza. Il fantasista campano sembra essere la grande scommessa di Luca D’Angelo, che pare voglioso di metterlo nelle condizioni per rendere al meglio fin da domani sera. Con Pio Esposito in campo martedì a Cork in Under 21, e che il tecnico non ha praticamente mai visto dopo il suo arrivo, Moro resta l’unica punta centrale nella rosa dello Spezia ed il fantasista pare destinato a muoversi al suo fianco. Difficile, del resto, dare torto all’ex tecnico del Pisa.
Che numeri con la Sampdoria
Quando vede la Sampdoria, Verde si scatena, è la sua vittima preferita con Lazio e Salernitana. Nelle ultime tre partite contro i blucerchiati ha segnato tre reti in 176 minuti, firmando almeno un paio di “gemme”. Fu inutile il suo bolide violentissimo dal limite dell’area del 22 ottobre 2020. Era il 50’ della ripresa ed era entrato appena trentasei minuti prima al posto di Gyasi. Concesse il bis poi al Picco, il 23 gennaio seguente e fu un gol da tre punti, che rovinò il ritorno in panchina di Marco Giampaolo con una volée al 24’ del secondo tempo su cross di Agudelo. Il terzo è arrivato il 22 aprile scorso, dopo che aveva saltato la gara di andata per un problema muscolare. In questo caso fece centro addirittura di testa, dall’alto dei suoi 168 centimetri, al 14’ della ripresa, su assist di Bastoni. Sigillò così un pari che somigliò subito tanto a due punti persi per gli Aquilotti.
È il momento di rialzarsi
Verde è la prova che nel calcio le intuizioni contano almeno quanto i soldi. Il suo arrivo fu un capolavoro di Meluso, che lo prelevò nel 2020, facendo l’anno dopo scattare il riscatto a 600mila euro dopo la salvezza targata Italiano, una miseria per un talento genuino come il suo. A Spezia non sempre è stato titolare, ma si ricordano gol pesanti e assist, con una gemma particolare, una rete in rovesciata alla Lazio. Condizionato da problemi muscolari, con Alvini non c’è mai stato il giusto feeling, come confermano le sette presenze per appena 289 minuti. Anzi, il giocatore è sembrato quasi un corpo estraneo ed è finito nel mirino dei tifosi, che gli hanno danneggiato l’autovettura dopo l’ultima gara contro la Ternana, come denunciato dalla moglie sui social. Nel calcio però le cose cambiano in fretta. Da separato in casa, con voci di mercato che lo davano in partenza per Valladolid, pare ora “l’uomo della provvidenza” per risollevare un attacco dello Spezia, rimasto a secco in 8 partite su tredici dall’inizio della stagione. D’Angelo sembra aver individuato il numero giusto, il 99, quello di Verde per cambiare marcia e la Sampdoria teme qualche altro brutto scherzo.