A margine della contestazione con toni accesi di oggi della Curva Ferrovia, al Ferdeghini è spuntato anche uno striscione fin troppo chiaro nei confronti della proprietà. Un monito netto legato alla situazione attuale: “Una città avete deluso… Fuori da Spezia, discorso chiuso!” si legge. Ecco le foto scattate dalla nostra redazione.


Certo ci sono grosse difficoltà,ci sono stati errori ma poi dopo questa visita dei tifosi cosa può cambiare.
Gazzoli e Peri hanno affrontato a viso aperto i contestatori,hanno dato risposte che altro potevano fare?
Ora mi chiedo a cosa serve contestare e poi non può cambiare nulla,se non la disponibilità della dirigenza ad ascoltare e a rispondere.
Se davvero si ama lo Spezia bisogna fare sentire vicinanza non fare striscioni in cui si invita perentoriamente la società ad andare via.
E poi quale è l’alternativa?
Mi dispiace e tanto perché sono sempre andato al Picco anche ai tempi di Blengino o di fallimento di Ruggeri, ma con questa società e questa dirigenza resta solo lasciare lo stadio vuoto. Non sono accettabili sfoghi con teste di maiale o minacce, quindi l’unico modo per protestare è non andare allo stadio e sperare che una proprietà convinta dell’operato di certi dirigenti si decida a fare un passo che sia la vendita o il cambiamento non importa, così non potete andare avanti.
Essere in serie A era fantastico, eravamo mediatici tutta la settimana, vedevamo grandi squadre al Picco e ora invece ci troviamo a vedere partite insulse, scadenti con caccia all’uomo con la palla e falli in continuazione. Gli americani hanno comprato una società senza debiti in serie A, con tutti i vantaggi che questa offre, hanno venduto pur di far cassa giocatori, faccio un nome Provedel, ad una cifra irrisoria; a metà campionato con la squadra salva saldamente hanno venduto Kwior quando potevano cederlo a giugno alla stessa cifra se non di più, snaturando un reparto. Poi hanno venduto e venderanno il resto facendoci credere sempre di essere sempre in passivo, Questo per inquadrare questi proprietari, che con questo modo di operare ci stanno portando in serie C.
E poi se ne andranno come hanno già fatto con altri club. Siamo cascati proprio male. La passione è una cosa ( proprietà dei tifosi) il business è altro ( proprietà dei magnati).