7 Dicembre 2023 - 09:25

Bertola: “Giocando come contro il Parma usciremo dalla crisi”

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Il centrale aquilotto Nicolò Bertola, intervistato da Il Secolo XIX oggi in edicola, analizza il momento dello Spezia a pochi giorni dalla delicata gara di Ascoli. Il giovane difensore ventenne si sta ritagliando pian piano uno spazio nello scacchiere prima di Alvini e poi di D’Angelo, anche se non è semplice battere la concorrenza. Sulla carta sono infatti molti i difensori a disposizione: Nikolaou, Serpe, Gelashvili e Mühl, senza contare Hristov in recupero e l’infortunato Wiśniewski. C’è da fare i conti con una retrocessione ritenuta “immeritata“, ma c’è da guardare avanti: “Ieri ho ripreso ad allenarmi dopo un virus pre-Parma, ho svolto tutto il programma da martedì e ora sono a completa disposizione” spiega.

Lavoro

Bertola sa che il collettivo è unito: “Non ci sono prime donne, chi ha più esperienza dà rispetto ai giovani e tanti consigli. Vanno ringraziati anche i tifosi, che nonostante il momento ci hanno sempre seguito e dimostrato attaccamento“. Obiettivo ora migliorare, soprattutto sulle palle inattive che sono un punto dolente: “Ci lavoriamo tanto, ci stiamo impegnando molto in quello e anche dopo l’allenamento ci fermiamo ulteriormente a discuterne per fugare ogni dubbio. I risultati ci stanno mancando, ma lavoriamo ogni giorno per quello. Siamo tutti uniti e sappiamo cosa dobbiamo dare. Ovvio, parla il campo, ma se daremo tutto come fatto col Parma non avremo problemi” il suo pensiero.

Posizione e sogni

Bertola ha sperimentato più stili di gioco, prediligendo però la difesa a tre: “Oltre a difendere amo uscire palla al piede per impostare la ripartenza, ma mi adatto a tutto” dice. Un pensiero doveroso ad Alvini: “Lo ringrazio, mi ha dato fiducia facendomi esordire. Stiamo prendendo le misure con D’Angelo perché siamo all’inizio, ma stiamo lavorando bene. Verremo fuori dalla crisi“. Quindi un pensiero e un ringraziamento alle parole di Boggio, che lo aveva esaltato, fino a chiarire i suoi modelli di ispirazione come Van Dijk e Stones. Infine, fra gli attaccanti più difficili da marcare non ha dubbi: “La Mantia, bravissimo di testa e Brunori, per cui serve concentrazione doppia. Non va scordato Pohjanpalo, non sono riuscito ad impedirgli di segnare“.

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