15 Gennaio 2024 - 11:31

Platek compatta la politica: “Sia chiaro. Come finirà lo Spezia?”

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Il proprietario dello Spezia Calcio, Robert Platek, è riuscito nell’impresa di mettere d’accordo la destra con la sinistra anche in politica. Gli opposti schieramenti del consiglio comunale spezzino, almeno per una volta, remano tutti nella stessa direzione parlando ai microfoni de Il Secolo XIX. «Platek deve fare chiarezza e riferire dove vuole trascinare la società di calcio ultracentenaria più gloriosa della provincia» dicono in coro tutti quanti. 

I pensieri

Nei giorni scorsi il sindaco Pierluigi Peracchini aveva inviato una email alla società, chiedendo un incontro urgente con Robert Platek. Il 4-0 di Como alimenta rabbia e preoccupazione anche nel mondo politico, per amore dello Spezia. «La proprietà deve dire cosa vuole fare. C’è il tema salvezza e c’è il tema stadio. Finora hanno investito molti soldi, purtroppo male, ma se non fanno uno sforzo rischiano di gettare via sessanta milioni di euro». Durissimo il commento del presidente del consiglio regionale Gianmarco Medusei della Lega: «Si può perdere e retrocedere anche in C, ma nessuno prenda in giro la città e i tifosi, che non meritano tutto questo. Un anno fa eravamo ampiamente salvi in Serie A. La società dica cosa vuole fare e lo dimostri con i fatti entro fine mercato». «La situazione dello Spezia è drammatica – afferma poi Davide Natale, consigliere regionale del Pd – Tutti stanno richiamando la proprietà e la dirigenza alla responsabilità. Questa settimana è cruciale per le sorti della nostra squadra. Lo Spezia è anche un’azienda. Chiediamo attenzione e rispetto». Il consigliere comunale Massimo Lombardi consigliere comunale di Rifondazione Comunista e storico tifoso dell’Orgoglio Spezzino si domanda: «Cosa può fare la politica? Forse ci si poteva muovere un po’ prima quando si allungavano i tempi per la realizzazione dello stadio, ma non so quanto sarebbe cambiato. Il sindaco ha fatto bene a sollecitare un incontro, perché i prossimi quindici giorni saranno decisivi per le sorti dello Spezia, ma se Platek vende i calciatori e non li sostituisce finirà male. Si fa la fine della squadra danese del Sonderjyske, lasciata al proprio destino». Pessimista l’ex vicesindaco della Spezia Cristiano Ruggia, già iscritto ai Comunisti Italiani: «Qua la politica conta poco, sul problema di gestione non può fare nulla. Oggi c’è un presidente, c’è una società, nonostante la barca faccia acqua da tutte le parti. Non so davvero cosa possa fare il sindaco, perché la situazione appare davvero disperata». Infine, il consigliere comunale Giacomo Peserico, della lista civica Peracchini Sindaco, è abbonato al Picco come tutta la sua famiglia. L’11 novembre scorso, dopo Lecco-Spezia, scrisse anche alla società da tifoso per chiedere spiegazioni sul difficile momento della squadra «ma non ricevetti alcuna risposta, neppure una lettera di circostanza». Oggi è fortemente preoccupato e deluso dopo l’ennesima batosta subita a Como dagli aquilotti: «La politica non può fare altro che sollecitare la proprietà a fare chiarezza ed esporre i programmi. Sono dispiaciuto perché, seppur complessi, i contatti con Platek per la realizzazione dello stadio Alberto Picco sono stati avviati e con un proficuo lavoro di squadra l’impianto sportivo è stato migliorato. Ma se arriverà la retrocessione in serie C tutto questo lavoro verrà vanificato»

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