1 Marzo 2024 - 12:56

Bari, due sconfitte e contestazione: clima pesante in città

post

Allenamenti blindati allo stadio San Nicola e Bari chiuso a riccio in vista della sfida interna contro lo Spezia. Nonostante le parole di Iachini, il clima che si respira in città non è dei migliori. Due passi in avanti, due passi indietro: le ultime sconfitte hanno cancellato le buone sensazioni. Come scrive Il Quotidiano di Puglia, nella giornata di mercoledì alla ripresa c’è stata anche la polizia a presidiare la porta numero otto dello stadio San Nicola, perché si temeva che la contestazione potesse spostarsi all’esterno degli allenamenti, ma così non è stato. L’obiettivo era cercare un confronto tra le parti sotto la curva, con i supporters biancorossi che hanno chiesto a gran voce che i calciatori andassero a ridosso dei cancelli, ma la scelta della squadra è stata quella di tornare negli spogliatoi. Si sono vissuti attimi anche di paura alla fine del match contro il Catanzaro perché alcuni tifosi hanno provato a rompere la porta in ferro che divideva gli spalti dal terreno di gioco, ma poi c’è stato l’intervento della polizia che ha calmato gli animi. 

La posizione della Curva Nord

La posizione della Curva Nord in questo sembra abbastanza chiara: se prima la contestazione era rivolta soltanto alla società, ora il mirino si è spostato inevitabilmente anche sulla squadra. Sicuramente verrà rinnovata la contestazione, ma la sensazione è che sarà ancora più aspra rispetto a quella delle ultime settimane. Nel calderone ci finiranno praticamente tutti questa volta, senza particolare distinzione. Perché per i tifosi la sconfitta di Catanzaro è stata considerata un’umiliazione. Una cosa è certa: un clima così pesante a Bari non lo si viveva da anni. Non è solo la contestazione, ma l’umore di una piazza che diventa ogni settimana peggio. A causa dei risultati e soprattutto a causa della multiproprietà: il mix rischia di rovinare un campionato che è già compromesso. Anche perché in questo campionato è vero che basta poco per guardare verso l’alto, ma anche per doversi guardare dietro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *