13 Marzo 2024 - 09:23

Verde: “I miei gol per la salvezza. Io leader? Prima il gruppo”

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È un simbolo della città e di questo Spezia, ancora di più dopo i gol che stanno conducendo la squadra alla risalita in classifica. Daniele Verde è carico e motivato in vista del rush finale e alle colonne de Il Secolo XIX racconta il suo pensiero, dopo le belle parole post Südtirol. “Voglio aiutare la squadra a tutti i costi e non mi pesa essere il cannoniere, l’importante è raggiungere tutti insieme la salvezza. La doppia cifra? È un traguardo, ma non il principale” esordisce. E in maglia bianca sono davvero molte le prodezze che l’hanno visto protagonista: il più bello resta quello alla Lazio nel 2021 su rovesciata, in carriera ci sono pure le magie ai tempi del Valladolid.

Leader

Verde è al quarto anno allo Spezia e insieme a Zoet rappresenta la “vecchia guardia”: “Mi fa piacere essere rispettato dentro e fuori dal campo, ma oltre ai miei gol devono arrivare anche quelli dei compagni con una fiducia crescente da parte di tutti” spiega. Al netto della posizione di classifica e della difficoltà di lottare costantemente inseriti nella zona rossa, Verde ribadisce: “Gioco per far divertire la gente, è lo scopo principale e la cosa più bella del calcio“. In campo sa svariare a più riprese, ma sostanzialmente… basta esserci: “Non ho grandi preferenze, partendo largo posso puntare l’avversario mentre da seconda punta tocco molti più palloni. In A bisogna pensare in una frazione di secondo, in B ci sono marcature più dure ma c’è più tempo per pensare a come giocare la palla“.

Rinascita

Poi, Verde parla anche del suo completo mutamento dopo il mercato di gennaio con annesso rinnovo: “In generale è stato difficile adattarci alla categoria, con tanti giovani abbiamo ritrovato serenità ed è questo che io cerco di trasmettere loro. Prima di essere grandi calciatori bisogna essere grandi uomini“. Con la consapevolezza che questa non può essere la classifica che rispecchia gli aquilotti: “Fortunatamente ora ci stiamo riprendendo e il calcio è così, sa dare e togliere tanto. Dobbiamo essere più sporchi e cattivi ma senza dimenticare la nostra identità D’Angelo ci ha ridato fiducia, i risultati ora sono più che altro merito suo” conclude.

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