25 Aprile 2024 - 11:53

Brescia, affanno in attacco: Maran prova la soluzione inedita

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Il Brescia, con Parma e Cremonese, resta una delle migliori difese del campionato, ma improvvisamente ha il problema del gol. Come scrive Il Secolo XIX, per il terzo giorno consecutivo ha fuori l’attaccante principe della squadra di Maran, Gabriele Moncini (33 partite ed 8 gol, fino a questo momento con le Rondinelle), a svolgere lavoro differenziato. Un calciatore che, per caratteristiche, a tratti è stato oggetto del desiderio dei dirigenti aquilotti negli anni passati. L’esperto centravanti, 27 anni, nativo di Pistoia, il 17 maggio del 2019, con una doppietta, cancellò lo Spezia dai quarti di finale dei play off con il Cittadella, quando alla guida della squadra bianca c’era Pasquale Marino. Da alcune settimane non è al meglio e viene gestito dallo staff tecnico e medico, anche se fino ad ora era stato schierato forzatamente. Prima uno stop, poi un differenziato di due giorni, infine tre giorni consecutivi, dalla ripresa settimanale, di mancato lavoro col gruppo. Se non si allenasse anche oggi, è chiaro che Maran non potrà utilizzarlo sabato ed anche giocasse, non sarebbe certo al meglio delle sue possibilità. 

La soluzione di Maran

Moncini aveva segnato una doppietta al Pisa il 6 aprile, ma poi per due gare il Brescia non è andato in gol, non casualmente. Olzer poteva per caratteristiche sostituirlo ma, infortunato, ha finito la stagione o quasi, potendo magari rientrare nei play off. L’altro era Borrelli, ma anche lui out da tempo. Maran è nei guai, non basta avere comunque Bianchi e Galazzi di supporto, perché senza Moncini ci sarebbe un solo giocatore che può fare la punta centrale di ruolo a disposizione, ma è l’inesperto Ferro, classe 2004, attaccante della Primavera. Maran sta cercando di prepararsi quindi ad un attacco di emergenza da opporre allo Spezia di D’Angelo, e per questo pare stia provando una soluzione inedita, frutto della situazione contingente: Bjarnasson con Galazzi ai venticinque metri, e Bianchi prima punta in avanti. Una scelta forzata che lascia molti dubbi, ma altro non c’è in casa Brescia. 

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