Dopo il comunicato dello Spezia che comunica l’esclusione di Eduardo Macia dalla società, si è aperta anche la possibilità di nuovi scenari in vista: come infatti fa sapere, lo stesso Macia procederà per vie legali. Ecco le parole del dirigente sportivo riportate da TMW.
Le parole di Macia
“In questi giorni ho riflettuto su quanto subìto dalla società Spezia Calcio a cui ho dato il massimo sin dal primo momento del mio arrivo. La scelta della società di separare le nostre strade per delle ragioni inesistenti mi impone di rialzarmi e difendermi innanzi alle sedi opportune. A tal proposito, ho conferito mandato allo Studio Legale Carè & Fazio, di tutelare i miei diritti e soprattutto la mia immagine lesa da questa vicenda, la quale mi impone, altresì, di fare dei chiarimenti pubblici. Non ho mai lavorato, se non nell’interesse della società Spezia Calcio, operando delle scelte, d’accordo con la proprietà, in totale trasparenza, volte a valorizzarla. Oggi sento dovere di ringraziare tutte le persone per i tanti messaggi di stima, la passione manifestata dai tifosi sempre calorosi a sostenerci, i dipendenti della società, con cui ho avuto l’onore di lavorare, i colleghi di altre società ed i professionisti del mondo del calcio. Ringrazio, infine, fortemente la squadra, il mister e lo staff per aver da subito abbracciato questo progetto dello Spezia Calcio, nato con determinazione, consistenza e continuità, con affetto e con l’auspicio di vedere lo Spezia Calcio crescere. Cari saluti.“
Dopo Bordeaux ora Spezia, sembra che il miglior lavoro del signor Macia sia andare in tribunale, d’altronde sono i risultati che parlano……
Macia ma…..perche nn ti leghi un catena al collo e ti butti in mare ……….cavolo mi sa che galleggi perche ‘ sei una gran m..da………
Quali tifosi ti hanno incoraggiato? Pensa ai dipendenti dello Spezia Calcio che hai licenziato per far posto ai “tuoi”.
Per farlo hai fatto il gioco delle tre carte, e non aggiungo altro. Ora fanno fuori te, che esci senza dignità!
Si vede di qua la capacità degli americani nel valutare l operato dei suoi dipendenti, se erano veramente competenti dovevano licenziare James Bond a giugno 23 dopo lo sfacelo della retrocessione. O si sono fidati degli altri dirigenti, dall ad in giù. Ne vedremo delle belle