La classifica dello Spezia, specialmente a questo punto della stagione, è qualcosa di fuori dal comune e davvero incoraggiante per i tifosi. Dalla stagione 2004/’05 alla 2016/’17, con un distacco superiore ai 9 punti fra terza e quarta in graduatoria non si sarebbero disputati i famigerati play-off, mandando direttamente in A le prime tre del momento. Sono esattamente 9 le lunghezze di vantaggio della squadra di D’Angelo sulla coppia Bari-Cremonese quarta e con le vecchie regole lo Spezia sarebbe stato davvero a un passo da quel divario, affiancandosi a Sassuolo e Pisa.
Ne servono 14
Oggi, ricorda La Nazione, non è più così facile evitare il post season perché ne servono 14 di punti di gap. La certezza è che se questo trend si confermasse, si potrebbe addirittura ragionare sulle tre promozioni dirette, con un ritmo impressionante delle tre battistrada. Il tutto anche grazie all'”aiuto” di molte formazioni blasonate che stanno invece deludendo in stagione. Contro il Cittadella ha funzionato tutto: Salvatore Esposito è stato il più in evidenza, ma va sottolineato il lavoro del collega Nagy e di tutta la squadra.
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