Nella conferenza stampa odierna ha preso la parola il nuovo presidente dello Spezia Charlie Stillitano, che insieme a Roberts ha enunciato il nuovo corso del club aquilotto, giunto al terzo cambio societario nel 2025. Il dirigente americano, che ora ha un ruolo apicale all’interno del CdA aquilotto, ha illustrato il proprio pensiero sulle prossime tappe di crescita della società, sulla scia di quanto enunciato anche pochi anni fa ad alcune emittenti americane. Ecco le sue considerazioni.
Le parole di Stillitano
Sul ruolo: “Per me è un orgoglio essere qui e il presidente di un club che ha questa storia. Desidero ringraziare tutti i dirigenti, il sindaco e l’avvocato Bei, questa società è come una famiglia. Lo stadio è speciale, non pensavo fosse così coinvolgente. Bisogna ringraziare i Platek che hanno investito molti fondi, oggi siamo qui per aiutare”.
Sulle sensazioni: “In questi giorni ho visto tanto, le persone sono oneste e dirette, di grande cuore. Per noi questo è un sogno. E ringrazio Roberts, persona che vuole fare parte di questa famiglia, che è la cosa più importante”.
Sulle novità: “Non parlo del passato, ma quando sono entrato nel board ho notato che la società aveva bisogno di sostegno. Ho pensato a 2-3 investitori per dare una spinta, fra queste c’era Tom. Volevo lui e mi ha chiamato dicendosi interessato, così in pochi giorni abbiamo chiuso. Lui è un uomo di finanza più che di sport, ma ha visto qui delle opportunità. Noi siamo sulla stessa lunghezza d’onda, ma nel calcio è sempre difficile perché comandano i risultati. Restiamo con i piedi per terra, perché le fondamenta già ci sono e anche i confronti con la dirigenza sono buoni. Noi siamo qui per lavorare con chi c’è, già in tanti mi hanno chiesto di lavorare qui. In tanti hanno portato persone estere che non conoscono le cose e questo non è il nostro modo di lavorare”.
Sui rinnovi di Gazzoli e Melissano: “Sarà la prima cosa da fare. Abbiamo già parlato con loro: volevamo sapere se intendevano rimanere perché hanno lavorato molto bene e non vogliamo rovinare niente. La società ora è solida”.
Sulla solidità: “Vogliamo essere un club solido sul campo e a livello finanziario e lo saremo. Il futuro vuole essere vincente, abbiamo punti di riferimento come Atalanta e Udinese. Non potremo mai essere Milan o Real Madrid, dobbiamo capire quello che siamo. Voglio costruire una squadra che fra tanti anni possa stare stabilmente in A, ma non abbiamo fretta: se non andrà quest’anno ci riproveremo. I risultati a volte vanno in direzioni meno buone, ma conta il lavoro fatto”.
Sulle infrastrutture: “Quando ho visto lo stadio e le sue strutture ho pensato subito a una grande opportunità. Ho visto tanti campi di allenamento, anche ottimali: le decisioni sono di Tom, ma è molto importante migliorare le strutture e qui c’è già qualcosa di strepitoso. Qui sono tutti in gamba, ma migliorare è sempre possibile”.