Stefano Mei, presidente della FIDAL e tifosissimo dello Spezia, ai microfoni de La Nazione ha raccontato le sue sensazioni sulla finale play-off delle Aquile, oggi impegnate a Cremona contro i grigiorossi. Oltre ai successi nell’atletica, ha vissuto e seguito da vicino la storica prima Serie A con Italiano, in cui rivede assonanze: “Compattezza del gruppo, intensità, provarci sempre. Lo Spezia di oggi gioca in maniera differente, ma la ricerca ossessiva del sacrificio è un dato comune” spiega. Di fronte una Cremonese che gioca bene, ma non sarà una partita come quelle di campionato e la ricetta è chiara: “Serve giocare da Spezia“.
Pensiero stupendo
Nessuno, lui compreso, vuole mettere il carro davanti ai buoi e pensare già alla Serie A, ma una cosa è sicura: “Non essendo la prima volta, sarebbe sicuramente diverso anche perché a differenza del 2020 ci sarebbe il pubblico. E la tifoseria è maturata, dando presenza allo stadio anche quando le cose vanno meno bene“. In ogni caso, sognare non costa nulla: “Se sono riuscite Atalanta e Sassuolo ad assestarsi in A può farlo anche lo Spezia. E pure nella parte sinistra della classifica“.
SEI ESPERTI LEGGONO LA FINALE: “REGNA L’EQUILIBRIO, SICURAMENTE FINO ALLA FINE”