Dove eravamo rimasti? Ah, già. Tutti qui, tutti insieme. Meno di due settimane fa si consumava il triste epilogo della finale play-off, oggi sembra già passato un mese. Ma in un calcio che tritura e non lascia spazio ai progetti lo Spezia si conferma un’isola felice. Archiviata la fisiologica delusione si riparte da qui, di nuovo al completo: D’Angelo in panchina, Gazzoli AD, Melissano DS. La stessa squadra che ha condotto un club salvato all’ultima giornata quasi nell’Olimpo. “Si riparte da zero, ma con continuità” il chiaro messaggio del primo dirigente aquilotto oggi in conferenza stampa: sembra poco ma in realtà è tantissimo. Quanto sia importante la continuità, in parte, lo abbiamo capito anche nella scorsa estate: la conferma dello stesso gruppo di lavoro aveva fatto sì che lo Spezia si trovasse già da subito in vantaggio rispetto alle altre squadre, potendo così pianificare con maggiore attenzione le mosse anche sul mercato, pur con ristretta disponibilità economica.
Ma l’unica novità è la più importante
Squadra che vince non si cambia, anzi sì: perché la vera novità sarà il manico. Ai nastri di partenza della stagione 2025/’26 non ci sarà più la famiglia Platek, bensì la RAM Spezia Holdings di Thomas Roberts, una società forte e in grado di accompagnare il club verso traguardi ambiziosi. Non è certo un punto di partenza da poco: rispetto allo scorso anno la società può contare su una proprietà ancora più impegnata e disposta economicamente, partendo così addirittura da una posizione di vantaggio rispetto a 365 giorni fa. Il fatto di poter pianificare il mercato – Gazzoli docet – senza troppa restrizione potrà rappresentare un volano ulteriore.
La conferma di D’Angelo è un grande segnale
Un segnale significativo, in tutti i sensi. Dopo l’apertura dei giorni scorsi, il fatto poi che D’Angelo abbia nuovamente sposato la causa è emblematico: significa che il pescarese ha ricevuto le garanzie che chiedeva alla dirigenza. Probabilmente il segnale migliore che chiedeva la piazza, ora pronta a ripartire con entusiasmo dopo una stagione vissuta ai piani alti. Le premesse sono certamente ottimali: ora c’è un’estate da far fruttare al meglio. Ma, direttore, ci perdoni: che lo Spezia possa competere come primo obiettivo per la salvezza proprio non ci crediamo.
Per favore volare bassi è sinonimo di intelligenza, senza sbandierare mercati ed ambizioni che poi ti portano in fondo alle classifiche, vedi giusto quest’ anno per tante squadre.
La salvezza è l’obiettivo senza se e senza ma.
Monza Empoli Venezia Palermo Samp Salernitana Bari Frosinone
Modena Cesena Catanzaro
Più la classica neopromossa che è la sorpresa…
12 squadre che ai nastri di partenza saranno attrezzati bene e con idee per la A e/o play-off.
Si capisce bene che “fallire” è molto semplice…e rischiare la C, come ben sappiamo, è un attimo.
Testa bassa, obiettivo 50 pt…poi, una volta fatti, si guarda dove si è e se possibile si aumenta l’ambizione o, come quest’anno, si culla un sogno!
NB QUESTA SQUDRA TOLTI I 25 GOAL E 10 ASSIT DEI FRATELLI ESPOSITO…DOVE SAREBBE ARRIVATA? Probabilmente come un Modena o un Cesena…quindi…speriamo che Lapadula si ricordi di saper fare goal e che arrivi almeno a 8/10…sennò sono guai! E questo vale per tutti!
Ah! Si lo so che ho messo Samp e Salernitana…non è un refuso…….qualcuno crede a sta pagliacciata dei play out?
Già ben chiaro dall’inizio che resteranno entrambe in B e….che lo spareggio non s’ha da fare!