Nel post-gara di Spezia-Catanzaro, in conferenza stampa si è presentato anche Petko Hristov. Il calciatore aquilotto ha espresso il suo pensiero sui temi del match, il secondo consecutivo casalingo. Ecco le sue dichiarazioni.
Le parole di Hristov
Sulla partita: “Sto bene, niente di preoccupante. Sono contento della prestazione della squadra, abbiamo giocato e difeso di squadra. Ci è mancato il gol ma è più importante vedere la reazione dopo la sconfitta con la Carrarese”.
Sulla crescita del gruppo: “Ho visto aspetti positivi, ci siamo parlati durante la settimana per prenderci la nostra responsabilità e abbiamo fatto la nostra partita. Penso che questo punto sia utile per ripartire”.
Sull’inizio: “Noi siamo tranquilli, non cerchiamo alibi. Quando si perde si tende a farlo, ora pensiamo che la cosa più importante è che la squadra ci sia. Abbiamo l’atteggiamento giusto e
Su Cistana: “Si è inserito benissimo da subito, dovevamo trovare il giusto modo di giocare insieme. In un mese il tempo è poco. Sta capendo bene i movimenti dei difensori e sta facendo benissimo come tutta la difesa”.
Su cosa manca per arrivare al top: “Mi mancano un po’ di minuti, ho avuto un po’ di fastidio a inizio stagione. Mi manca un po’ il ritmo-partita ma nella sosta riuscirò a recuperare”.
LE NOSTRE PAGELLE DEL MATCH
D’ANGELO: “PARTITA DURA. COL GRUPPO AL COMPLETO SALIREMO DI LIVELLO”
Votate i vostri tre migliori di Spezia-Catanzaro
- Wiśniewski (24%, 128 Votes)
- Hristov (18%, 95 Votes)
- Comotto (9%, 48 Votes)
- Mascardi (7%, 38 Votes)
- Esposito (7%, 37 Votes)
- Artistico (5%, 28 Votes)
- Mateju (5%, 24 Votes)
- Beruatto (5%, 24 Votes)
- Di Serio (4%, 21 Votes)
- Candelari (4%, 20 Votes)
- Soleri (3%, 17 Votes)
- Vlahovic (3%, 16 Votes)
- Cistana (2%, 13 Votes)
- Cassata (2%, 11 Votes)
- Candela (1%, 6 Votes)
- Nagy (0%, 1 Votes)
Total Voters: 204

Petko, diciamoci la verità: lo Spezia è una squadra da zero a zero. Il mister cosa vi insegna di nuovo? A metter fuori tosa chi ha lo stipendio alto e tanta qualità? Inguardabili con Esposito – Nagy, prevedibili e inconcludenti. Poi dentro Comotto (con tutto il rispetto!).