Si riparte oggi a Follo, ancora con Luca D’Angelo a dirigere la seduta. La conferma arrivata nella serata di ieri dell’allenatore pescarese ha chiuso una giornata convulsa e fatta di tante voci e call con gli Stati Uniti. Il tecnico resta sulla panchina delle Aquile e continua la sua avventura dopo 77 match disputati. Come ricorda Il Secolo XIX si porta con sé tante note liete: la A sfiorata, il record di striscia di risultati utili, la miglior difesa, il lancio di giocatori importanti come Pio Esposito, Bertola e Mascardi. Un cammino ripartito in salita, ma sempre tale.
Dopo una finale è difficile il doppio
Il quotidiano torna anche sulle parole più che razionali di D’Angelo dopo il Palermo, che hanno mostrato grande equilibrio come sempre nei momenti difficili. Ieri, fra le posizioni nette a favore dell’Omone quelle soprattutto dell’AD Gazzoli e del DS Melissano, che lavorano a stretto contatto con lui ogni giorno e che conoscono le risposte che può dare la squadra. Ma serve un segnale a brevissimo. In sostanza, cambiare per cambiare oggi non avrebbe senso.
Segnali
Anche perché la classifica non aspetta e dopo sette turni lo Spezia si ritrova ultimo da solo. Ieri D’Angelo non è tornato a Pescara e ha atteso in città la valutazione sul suo operato. Il quotidiano spiega che fosse molto tranquillo nonostante le diverse supposizioni. Ha rischiato di vivere una analoga situazione come a Pisa l’anno dopo la A sfiorata, quando venne esonerato. Ad oggi, a meno di comunicazioni diverse, il tecnico resta comunque sotto osservazione visti i risultati (giocoforza è così), ma con mente lucida e magari qualche variazione tattica. Ora due settimane di lavoro preziose.
