Come brilla Pio Esposito. E anche a Spezia nessuno si perde le gesta del giovane “ragazzo che mostra i muscoli” anche ora che segna per la Nazionale e non più per le Aquile. I primi sponsor di famiglia sono i fratelli Salvatore e Sebastiano, che già via social non hanno mancato di celebrare il grande momento del più piccolo di casa. E proprio il regista di D’Angelo, intervistato da La Gazzetta Dello Sport, ha raccontato tanto del giovane attaccante: “Abbiamo visto l’Italia a Brescia con Sebastiano, quando Pio ha segnato ci siamo emozionati più che esultare. Ci sta regalando tante gioie anche per il ragazzo che è, tra di noi c’è vero amore” spiega. Il livello è salito, ma lui non ne ha risentito, anzi: “A quei livelli ti mettono anche nelle condizioni migliori per segnare, così come si alza anche il livello degli avversari. Ma ogni rete conta, in B come in A. A Tallinn ha fatto davvero un gran gol, ma lui questi colpi li ha e in allenamento gliene ho visti fare tanti così, con traiettorie complicate. Lavora tanto e cerca di migliorarsi sempre” racconta.
Esultare insieme
A fine partite, spiega ancora Salvatore, c’è stata una videochiamata con complimenti annessi e cena in famiglia prenotata. Il tutto, naturalmente, da concordare visti i tanti impegni soprattutto dei ragazzi. Ma nessuna promessa: “Sono scaramantico, non anticipo mai nulla ma da lui ci aspettiamo altre gioie. Così come l’Inter e la Nazionale“. Una maglia da conservare, insieme ad altre, rigorosamente in famiglia: c’è una stanza – svela Salvatore – con tutte le maglie più importanti dei traguardi raggiunti dai fratelli. “Ma ormai le sue prendono il sopravvento” sorride.
Avanti così
“Non c’è alcuna sorpresa di vedere Pio così in alto. Lo conosco, è un grande lavoratore, si fa voler bene e ascolta i consigli. Ero certo che non avrebbe deluso. Saprà anche tenere i piedi per terra, non si monta mai la testa” racconta ancora Salvatore. E se lo dice lui che a Spezia lo viveva tutti i giorni c’è da crederci: “Si percepivano ogni giorno le sue qualità, in ogni allenamento faceva passi avanti. Chi non lo conosce può rimanere sorpreso nel vedere certe giocate, ma io gliele vedo fare da anni. E ora le fa anche molto meglio“. Fra le doti anche la capacità di saper giocare per la squadra e fa giocare bene i compagni e anche oggi che non sono più compagni di squadra i fratelli sono i primi sponsor: “Appena possiamo andiamo tutti a Brescia, lui da Milano è il più vicino“. E infine cosa augurare? “Non dico niente, sono scaramantico… Siamo soltanto fieri di lui” chiude.