Otto punti in cascina di vantaggio a sette giornate dalla fine. La Nazione parla chiaro: soltanto un crollo clamoroso dei toscani potrebbe riaprire i giochi per la A, ad oggi non pronosticabile. E il quotidiano si chiede se da un certo punto di vista non sarebbe più facile mettersi l’anima in pace e chiudere la stagione preparandosi ai play-off, cosa che D’Angelo non farà mai finché la matematica lo consente.
I motivi
Il quotidiano cerca di analizzare i perché della flessione dello Spezia. Ci sono sicuramente assenze importanti, ma anche diversi episodi avversi che da un paio di mesi caratterizzano le partite delle Aquile. Salvatore Esposito è davvero imprescindibile e le alternative non convincono. Ad ora occorrerà intanto mantenere il terzo posto per giocare i play-off da favoriti. Parole chiave concentrazione e unità, come ribadito da Melissano nel post partita, anche nelle scelte dell’allenatore, piccato sulla continua richiesta di rivedere le gerarchie in porta.

Lo Spezia ha giocato bene ma soprattutto gli avversari hanno difeso molto bene il vantaggio minimo e hanno avuto fortuna i tiri di Elia e Pio sono come kouda sono stati tutti nello specchio della porta. Forse ma maggiore fisicità dei nostri avversari e l’altezza hanno avuto la meglio nel contenimento. Un’altra partita giocata così può dare una vittoria minimo di 3 a 0. Non abbiamo nulla da rimproverarvi, perché siete stati bravi a contenere il passivo. Forza ragazzi.