A Cesena totalizzò 117 presenze, con quella dello Spezia 28. È la storia di Simone Confalone, grande ex della giornata di sabato. Oggi è ancora nella società romagnola e allena gli U12 e ai microfoni de Il Secolo XIX ha parlato molto della partita in programma sabato, iniziando dalle grandi emozioni in maglia bianca: “Momenti bellissimi, è stata una piazza importante per me. Poi fui costretto a partire per Bologna, ma io sarei rimasto ancora” spiega. Quel gol a Buffon contro la Juve, un’incornata sotto la Ferrovia, resta indimenticabile: “Da non crederci, era il portiere più forte del Mondiale. Speri anche di vincerla per raccontarla, ma poi arriva Nedved al 92′. È stata una delle emozioni più forti. E poi quello spareggio col Verona: all’andata la ribaltammo nonostante la sofferenza. Poi il ritorno, la barricata ma anche la possibilità di vincerla. Il finale fu bellissimo: ci eravamo tolti un peso, insieme allo spicchio dei nostri tifosi“. E che ricordi.
Momento di Spezia, Cesena e la gara di domenica
Terminato il momento nostalgia, Confalone inizia a parlare anche di attualità, partendo dalla mancata promozione in massima serie mancata lo scorso anno dalle Aquile: “Peccato per la finale, lo Spezia era cresciuto tanto. Oggi credo che paghi le scorie della sconfitta, quando si ha in testa la A e sembra lì a un passo è tutto più difficile. Ma dopo qualche giornata sono convinto che si possa ripartire“. Di fronte ci sarà il Cesena, formazione tutt’altro che da sottovalutare: “Un buon organico, che potrebbe giocarsi i play-off. Mi aspetto una gara fra due squadre sul ‘chi va là’. Lo Spezia deve ingranare, il Cesena ha perso un po’ il ritmo. Ma sarà una bella partita” conclude.
