In seguito alla nomina di Roberto Donadoni come nuovo allenatore dello Spezia, Il Secolo XIX ha chiesto un parere a Corrado Colombo. L’ex capitano delle Aquile ha infatti ricordi dolci con l’ex CT, incrociato a Livorno in una delle sue prime esperienze in panchina. Una stima reciproca, subito raccontata: “Siamo cresciuti con lo stesso maestro, Raffaello Bonifacio, con gli insegnamenti che partivano dalle basi“. In amaranto una storia con tanti aneddoti: “Una sera mi chiamò nella camera d’albergo e pensavo di sentirmi dire che non avrei giocato, invece disse che ero bravo e che sarei stato titolare. Non ci ho dormito, toccai una palla e feci gol la settimana prima di giocare col Milan“. E in quell’occasione Donadoni rinunciò ancora a Lucarelli e Protti.
Un uomo di poche parole
Infine, Colombo ricorda anche l’uomo Donadoni: “Uno di poche parole, un nome che solo così crea sudditanza. Un campione che ha vinto tutto nel mondo del calcio e potrebbe permettersi anche un certo atteggiamento. Invece è disponibile ed eccezionale, spero dia un grande contributo allo Spezia rilanciandosi per una carriera che merita e per una squadra che deve uscire da un periodo negativo” conclude.

