A margine della giornata che ha visto Roberto Donadoni nuovo allenatore dello Spezia, Il Secolo XIX ha chiesto un pensiero ad Alberigo Evani, che conosce e ha conosciuto benissimo l’ex CT. “Era preciso da calciatore, da allenatore è pure migliorato – esordisce – e con lui ho passato anni indimenticabili. Venerdì farò di tutto per essere al Picco“.
Torna in pista
Non sono pochi i dubbi legati a un profilo che manca dal campo da diversi anni: “Gli servirà tempo per conoscere la squadra e una categoria in cui non ha mai allenato, ma penso farà bene. Il suo curriculum parla per lui. Modulo? Non ha uno schema fisso, ma il discorso è semplice: imposterà in base alle caratteristiche dei giocatori. Il rischio è che se si ha un solo schema ma non i calciatori adatti non siano nelle loro migliori condizioni“.
Come si cambia
Evani viene spesso a vedere le partite delle Aquile e lo si scorge in tribuna. “A D’Angelo va dato merito per le stagioni passate, non so se Donadoni cambierà una difesa che ho spesso visto a tre. La squadra è più o meno la stessa dell’anno scorso, capitano annate così. Con il Monza lo Spezia un punto poteva darlo senza l’errore di Sarr“. E infine una chiosa: “Lo Spezia ha una rosa per fare un campionato dignitoso. Se ci fossero poche partite sarei pessimista, ma con tante davanti se ne può uscire. Mi sembrava che il gruppo fosse con l’allenatore e quando un mister ha credibilità forse andrebbe lasciato lavorare”.
