8 Novembre 2025 - 12:41

Donadoni viene, Pioli va. Accomunati da educazione e sobrietà

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La Gazzetta dello Sport mette a confronto nella sua edizione odierna in edicola due tecnici: Donadoni e Pioli. Il primo è tornato ad allenare dopo svariati anni di assenza, il secondo ha invece appena concluso la sua avventura bis a Firenze. Due tecnici che per anni hanno rappresentato sobrietà ed educazione, un calcio poco urlato e umano. Discreti e competenti, mai personaggi: Donadoni è tornato perché aveva bisogno di calcio. Ecco un estratto.

Chi torna e chi va

Accusati di avere scarsa personalità perché, in un mondo di strepiti, chi è educato spesso viene scambiato per debole. Donadoni, con il suo tono basso, sembra voler ricordare che il mestiere dell’allenatore non è quello del motivatore televisivo. Pioli, nel silenzio dell’uscita, ribadisce che si può cadere senza trasformare la sconfitta in un processo mediatico in cui i colpevoli sono gli altri. Entrambi hanno provato l’avventura in campionati esotici, e poi sembrano aver perso la bussola. Donadoni, che è stato un ct sottovalutato, dopo l’esperienza inCina non allenava da cinque anni.Il suo ritorno ieri in Serie B, a La Spezia, in una piazza complicata e passionale, ha il sapore del ricominciare. Non una questione di nostalgia, ma di necessità: il campo, alla fine, manca più della ribalta.

DONADONI: “GIUSTA REAZIONE. RIPARTIAMO DA QUESTO ATTEGGIAMENTO”
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