I numeri di questa prima parte di campionato parlano chiaro, fin troppo. Le 15 giornate che ci siamo già lasciati alle spalle hanno portato con loro una grande quantità di infortuni muscolari: ben 124. A occuparsene è Sportweek oggi in edicola, che dedica un lungo approfondimento all’argomento in questione, sottolineando come lo Spezia, insieme al Milan, sia stata la squadra più colpita, ben 12 volte. Stagione anomala? Non proprio: al termine della scorsa i calciatori colpiti erano stati 351, meglio solo della Premier, mentre negli infortuni “generici” la Serie A primeggia con 150.E il problema porta con sé anche un danno economico.
Fenomeno
Come si legge, non è un’assoluta novità questa, visto che molti giocatori hanno dovuto fare i conti con infortuni più o meno gravi (e lunghi) in Serie A, ma la fisiatra Laura Bertelè punta il dito contro i carichi a secco, ovvero il lavoro insistito con pesi e macchine. “Si è vittime di un potenziamento non equilibrato, con il risultato di instabilità di ginocchia e caviglie” spiega la specialista. “Va bene potenziare, ma è necessario il riequilibrio e questo non si fa” continua “visto che se si tira da una parte bisogna farlo anche dall’altra“.
Che fare?
È stato brevettato un “lettino miometrico”, che consente di valutare l’unicità della qualità muscolare di ogni atleta e adattare la preparazione atletica a ognuno. Potrebbe essere un’idea in futuro, con un allenamento atletico individuale volto ad evitare che l’aumento delle gare in calendario e la sempre più ridotta preparazione estiva possano creare problemi.
