La moviola: Doveri oscilla, ma le sue decisioni non convincono

L’esperto Doveri deve dirigere una gara piena di contrasti e alcuni episodi rimangono quantomeno da analizzare. Non che abbia mai bisogno del VAR per momenti significativi, ma lascia qualche dubbio la gestione dei falli e i suoi interventi. Ecco di seguito l’analisi nel dettaglio sui quotidiani, che infatti oscilla su valutazioni anche molto differenti fra di loro.

La Gazzetta dello Sport

La rosea assegna un rotondo 7 al fischietto di Roma, che ha personalità, tecnica e tempismo. Ha la gara in controllo e giudica bene in diretta situazioni rischiose: mano di Pobega e Kalulu e niente rigore su Diaz. Nel primo caso l’ex di turno ha la mano destra dietro la schiena e la palla gli sbatte su un fianco, quindi anche sul tiro di Reca il difensore ha le braccia dietro la schiena e non c’è bisogno di VAR. Giusto ammonire Amian al 38′, giusta anche la non sanzione della sbracciata di Tonali. Diaz, infine, cade in area a inizio ripresa: Doveri lascia correre e la spinta non sembra tale da giustificare rigore.

Corriere dello Sport

Decisamente di altro tenore il Corsport, che boccia nettamente l’arbitro con un secco 5. Molte ombre in una gara sporca e secondo l’analisi dà l’impressione di non essere sicuro (vedi sbracciata di Tonali non sanzionata ma poi sì senza giallo). Il quotidiano si tiene un dubbio sul contrasto Diaz-Esposito: la spinta dello spezzino non è forte ma in velocità tutto si amplifica. In altri frangenti fu dato penalty. Rischia poi il rosso Giroud quando colpisce Nikolaou con un buffetto piuttosto robusto: il francese graziato. Infine, la mano di Pobega non c’è, braccio dietro la schiena. 5,5 anche per il VAR Marini.

Tuttosport

Anche per il quotidiano torinese non è sufficiente la prova del direttore di gara, che prende 5,5. Partita facile da gestire – si legge – ma ferma un contropiede spezzino per ammonire Diaz.

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