10 Settembre 2020 - 08:30

Maggiore: “La Serie A da spezzino è un sogno, entriamo nella storia. L’Inter? Sarà la grande emozione”

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Qualche giorno fa avevamo raccontato l’anteprima della chiacchierata di Giulio Maggiore con Sky Sport. A La Giovane Italia, programma di approfondimento dell’emittente satellitare, è andata in onda l’intervista integrale al centrocampista aquilotto con tanti aneddoti e curiosità a partire dalla promozione:

Molti erano soddisfatti per me come persona, come ragazzo. La cosa più bella è sentir dire alla gente che non ha smesso di piangere. per quello che abbiamo fatto. Realizzare questo sogno con dei ragazzi come me che hanno fatto tutta la trafila nelle giovanili è qualcosa di unico che deve rendere orgogliosa la società. Siamo in tre ad aver giocato con grande frequenza in questo campionato ed è un grande traguardo. L’ultima partita era un tutto per tutto: pensavo che se ci fosse stato bisogno di fare un fallo avrei dovuto farlo. Ho preso il cartellino giallo e sarò squalificato alla prima…
Da piccolo ero tifoso dell’Inter, quindi sarà una grande emozione affrontare i nerazzurri. Ma giocarsela a Spezia  questa Serie A sarà bellissimo. Quando da ragazzino andavo a vedere la Prima Squadra piano piano cominciavo a pensarmi un giorno in campo ma mai avrei pensato che potessi approdare così presto nel calcio dei grandi. Il mio soprannome? Golden Boy: mi piace, si focalizza sull’aspetto calcistico ma anche extra.

E poi i riferimenti al tecnico Italiano e a Guido Angelozzi:

Italiano? Oltre alla preparazione e alla bravura in tutti gli allenamenti martella e chiede il massimo perché quello serviva per arrivare dove siamo. Angelozzi? Ha grande esperienza ed è un uomo di calcio. Ricordo quando la Spal mi voleva ma non aveva intenzione di pagarmi la cifra che chiedeva lo Spezia: lui non ci è cascato, mi ha fatto firmare cinque anni e col senno di poi abbiamo fatto un gran bel progetto. Quest’anno dopo 6-7 giornate avevamo pochi punti e ha difeso l’allenatore , ha avuto la pazienza di puntarci. La vittoria di Pescara ci ha fatto scattare la scintilla, anche perché il gol vittoria è arrivato da parte di uno dei ragazzi che giocava meno e da lì è nato tutto in maniera fantastica. Ci dicevamo tutti che portare lo Spezia in A ci avrebbe permesso di rimanere nella storia come simbolo della città. Per me da spezzino vale doppio.

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