12 Febbraio 2021 - 10:14

Volpi/2: “Vendo ma non speculo, la città lo merita. Platek rinnovi subito Italiano”

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Il patron uscente Gabriele Volpi ha analizzato il momento della cessione del club. Oltre all’intervista al Corriere Della Sera, il petroliere ha parlato anche con i colleghi de La Gazzetta Dello Sport, toccando altri temi del suo passato e del futuro della società. “Abbiamo capito che era il momento di vendere, abbiamo cercato e trovato un gruppo serio che dia garanzie. Lo Spezia resta in ottime mani. Non conosco personalmente Platek, ma parlano i numeri e ha già investito in Portogallo e Danimarca“.

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Una cessione da circa 20 milioni, ma l’ormai ex presidente ci tiene a precisare: “Non volevamo speculare, siamo legati alla città e non la abbandoniamo. Il Ferdeghini? Resta nostro e potremo affittarlo alla nuova proprietà“. Da tre anni Volpi non si vedeva più in città: colpa della lontananza dalla Nigeria, che gli ha fatto trascurare anche la pallanuoto ma non gli ha mai impedito di vedere le partite in tv.
Sono stati tredici anni lunghi e ora l’esperienza in Serie A si coniuga con una società sana e un monte ingaggi sostenibile. Sul ricordo più bello Volpi non ha dubbi: “La finale con il Frosinone del 20 agosto, seguita in barca con tutti i collaboratori“. E poi le altre preferenze: Nzola il giocatore più forte visto in maglia bianca, la vittoria con la Roma in Coppa Italia ai rigori la partita più bella, passando per la salvezza delle Aquile con un auspicio: “Fossi Platek rinnoverei per altri due anni il contratto di Italiano“.

Non ci sono altre squadre nel suo futuro a livello calcistico, anche se Rijeka (70%) e Arzachena in D gli restano, oltre alla scuola calcio in Nigeria.

Volpi ha raccontato le sue impressioni anche a Il Secolo XIX. Di questa terza intervista aggiungiamo un passaggio significativo: “Nei giorni scorsi sono rimasto in silenzio per vincoli di segretezza, è normale. Perché ho venduto? Per tre motivi. Passo il 90% del tempo in Africa per lavoro e non ho la forza di gestire una società, era un’occasione unica per cedere a un gruppo affidabile finanziariamente, Fiorani ha ristrutturato le nostre aziende e i nostri impegni con tanti progetti in rapido divenire. Cifre? Non sarebbe corretto riferirle, ma il passaggio di consegne non sarà brusco e permetterà alla nuova proprietà di ambientarsi. Del CDA attuale Chisoli e Pieri resteranno fino a giugno. Cessione totale, mai abbiamo pensato a una ipotesi diversa dal 100%“.

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