28 Marzo 2021 - 09:55

Invernizzi: “Con i giovani servono tempo e programmazione. Vogliamo valorizzare il territorio”

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Sulle colonne de La Nazione questa mattina in edicola troviamo un’intervista al responsabile del settore giovanile aquilotto Giovanni Invernizzi. Una cantera che ha da sempre prodotto ottimi prospetti, basti osservare Bastoni, Vignali, Maggiore e pure Acampora, che oggi solcano i campi di Serie A. “Servono investimenti in questo settore e pazienza nella programmazione. Con il cambio di proprietà sarà importante prendere coscienza della situazione e sono certo che ci faranno sapere i nuovi programmi. Ricordiamoci sempre che i risultati con i giovani di vedono a lungo termine” le sue considerazioni sul momento attuale. Nell’ultimo periodo, inevitabilmente, gli obiettivi sono stati più focalizzati sulla Prima Squadra e sul grande traguardo della Serie A, ma l’importanza dei giovani resta di primo piano. Importante il percorso che si deve instaurare e già ha preso campo: “Questi ragazzi oggi nel settore giovanile possono arrivare fino alla A. Il rapporto con il DG Meluso e i suoi collaboratori è di primo livello. Sono contento della mia scelta e sono qui per dare il mio contributo“.

Il club aquilotto è stato da sempre anche molto attivo sul territorio. Nonostante la pandemia, uno degli aspetti più apprezzati da Invernizzi è la profonda identità territoriale: “Ci sono molti ragazzi legati allo Spezia dei quali sono tifosi. Il territorio va coltivato perché ha sempre prodotto ottimi calciatori. Dobbiamo difenderci da piazze come Fiorentina, Genoa, Sampdoria, Entella ed Empoli. Anche Massa-Carrara ha spesso regalato giocatori importanti“. E in futuro non sono esclusi progetto Academy (magari coinvolgendo le scuole) e con uno staff capace. Ieri la Primavera ha ottenuto altri tre punti (ora sono 18): “Si tratta di un campionato falsato, viste le innumerevoli interruzioni. Siamo abbastanza soddisfatti perché il gruppo ha cultura del lavoro e stanno emergendo le qualità“. E presto – si spera – torneranno a giocare anche le formazioni Under, che fin qui hanno solo amichevoli contro i pari età di squadre blasonate. Anche qui, dice Invernizzi, servirà tempo.

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