15 Aprile 2021 - 21:59

Spalenza: “Lo Spezia piace a tutti, merito di Italiano. Mi ricorda quello del Triplete”

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L’ex dirigente dell’era Volpi allo Spezia Calcio Giuseppe Spalenza è stato ospite del programma Voglia Di Spezia su Tele Liguria Sud. Ecco le sue parole:

Sullo Spezia: “Mi piace molto come fa giocare la squadra Italiano. Dal primo all’ultimo minuto gioca sempre alla stessa maniera. C’è del talento e ci sono quattro ragazzi del mio settore giovanile: ha preso l’onda giusta e la sta cavalcando, è fresca e ben allenata. Anche l’allenatore è ben inserito ed è bravo, al di là delle vittorie. Piace a tutti perché fa giocare bene la squadra, valorizza ciò che gli viene dato. La cavalcata dell’anno scorso mi ha riportato al pensiero del Triplete: anche allora partimmo male, ma poi andò decisamente meglio”.

Sulla nuova proprietà: “Volpi ha sempre avuto l’idea di arrivare alla Serie A, ma credo che non sia un uomo abituato al mondo del calcio. Se non si vive la realtà direttamente senza confrontarsi con l’ambiente alla lunga diventa complicato. A Spezia ha dato tanto, ma non so cosa l’abbia fatto disinnamorare. Penso che avesse un’idea sbagliata del mondo calcio. Non posso pensare che abbia scelto di abbandonare tutto solo perché non vince”.

Sullo stadio: “Capisco che siano 10.000 i posti del Picco, ma perché bisogna imporre per forza i 16.000? Questa normativa poteva andare bene qualche anno fa, ma oggi chi spenderebbe per fare tutto questo? Oggi è improponibile con questa economia. Ben venga la nuova proprietà, ma in America funziona diversamente: c’è un altro modo di fare calcio”.

Su Bologna-Spezia: “Mi aspetto una gara molto bella, fra due squadre che giocano un buon calcio. Anche i rossoblu faticano a segnare, sarà una partita aperta. Non saranno tranquille, ma serene sì: non farei un dramma in caso di sconfitta, perché con 3-4 punti la salvezza dovrebbe arrivare. In generale sono più contento di affrontare squadre grandi o tranquille piuttosto che Cagliari o Parma che si giocano tutto”.

Sul futuro: “Secondo me Maggiore sarà il primo ad andare in una grande. Ha tecnica, è intelligente, umile. Non vedo altri giocatori di questa età subito pronti come lui. La prima cosa che si dovrà fare a salvezza acquisita sarà capire chi sarà l’allenatore: da lì si capirà. Con Italiano ci saranno determinati ragionamenti, senza Italiano altri”.

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