30 Aprile 2021 - 17:30

Melis a SP: “Che ricordi con Italiano, si merita tutto. Spezia? Ha le sue certezze”

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Verona-Spezia richiama anche ad alcuni precedenti significativi fra le due squadre, che sono favorevoli al Verona. E Italiano ritroverà il suo stadio, quel Bentegodi che lo ha visto per tante partite protagonista. Ricordi sicuramente belli e meno belli per il suo passato, compresa la clamorosa retrocessione a 39 punti nella incredibile stagione 2001/’02. Un’eventualità che difficilmente si potrà verificare nuovamente in questa stagione, ma che anche lo Spezia vuole evitare con i suoi 33 punti. Di quella rosa – e con un rapporto di grande amicizia – faceva parte anche Martino Melis, che la nostra redazione ha contattato in esclusiva per inquadrare il match e il rush finale. Oggi allenatore (anche nelle giovanili del Cagliari), è alla ricerca di un nuovo progetto che possa stimolarlo al meglio, ma intanto studia il calcio e continua a godersi quella Serie A che lo ha visto protagonista in passato. 

Impazza la lotta salvezza nelle ultime cinque giornate. C’è il rischio che si possa arrivare a una quota monstre per restare in categoria?

Secondo me sì, la situazione è un po’ complicata. Spezia, Benevento e non solo hanno un po’ frenato e gli altri hanno cominciato a spingere. Il Cagliari sta spostando gli equilibri in una classifica che sembrava cristallizzata. Penso che scopriremo il verdetto solo all’ultima giornata. Dipenderà da ciò che faranno i rossoblu, che già hanno recuperato tanto anche a livello di testa. Probabilmente hanno finalmente trovato equilibrio.

Lei è stato compagno di squadra di Vincenzo Italiano per tanti anni da calciatore. Come se lo ricorda? Si aspettava che potesse essere a questo livello?

Aveva personalità, intelligenza in campo e ricopriva un ruolo in cui bisogna essere intelligenti. La sua caratteristica era proprio quella: oltre ad avere un gran piede aveva una splendida visione di gioco. Mi faceva giocare bene (ride n.d.r.) e mi vedeva sempre, anche da 40 metri. Già in quel periodo aveva la testa da organizzatore di gioco. Eravamo un gruppo affiatato dalla Serie B e certi meccanismi erano automatici: lui ha sempre interpretato con qualità un ruolo difficile. Oggi ho visto che sta facendo molto bene e sono stato molto contento del lavoro che mostra. Con lui ho davvero tanti ricordi: facevamo tanto gruppo ed è sempre stato un bel rapporto. L’anno della B e della promozione è stato indimenticabile, peccato che ci siamo persi di vista, ma ho sempre avuto un ottimo ricordo di lui. 

A proposito del lavoro: a inizio campionato lo Spezia veniva dato come già retrocesso. Oggi invece è lì a giocarsela.

Sicuramente è la sorpresa del campionato, così come l’Hellas. Lo Spezia viene dalla Serie B e ha tanti esordienti, ma a livello di gioco fa un calcio che sa sorprendere tutti e questa è stata la sua forza. Ho visto partite giocate con tanta personalità anche fuori casa, segno che i punti che fa non sono casuali.

Verona-Spezia è adesso una classica partita piena di pressioni. Cosa si aspetta dal campo?

Sono entrambe in situazioni particolari: l’Hellas sta giocando bene senza raccogliere punti e con Juric le partite sono tutte importanti anche se la salvezza è già acquisita. Lo Spezia ha bisogno di punti e penso che sarà una gara accesa. A volte succede che la troppa tensione e responsabilità per un risultato possano condizionare in negativo, in altri casi invece possono caricare. Io credo che da ora in poi possano essere gli episodi a fare la differenza. Serviranno la giusta determinazione e la giusta tensione, per tutti e due. Partite così ne ho giocate tante: bisogna essere molto forti a livello nervoso e preparati. E secondo me lo Spezia le sue certezze le ha.

Fin troppo scontato chiederle chi scenderà in B alla fine…

Crotone e Parma sono condannate, per la terza piazza è una lotta incredibile. Penso che il Benevento abbia le partite più difficili ed è in un momento complicato. Con l’Udinese ha perso male e moralmente può risentirne tutta la squadra: bisognerà capire quale sarà la forza di reazione. Le partite oggi contano sei punti, secondo me alla fine sono i giallorossi i più accreditati a retrocedere.

C’è qualche giocatore dello Spezia che l’ha impressionata? Molti di loro – dicevamo – sono alla prima esperienza…

Devo dire che qualche prospetto era già conosciuto, come Verde (ex della sfida n.d.r.). Mi è piaciuto molto Leo Sena, che da play rende meglio che nelle altre zone di centrocampo. Anche Ricci può avere una carriera di prospettiva, ma dico questo: dopo il primo anno di Serie A a volte ci si fa prendere dall’entusiasmo per alcuni giocatori. Le grosse squadre invece aspettano un po’ di più per metterli nel mirino, perché dopo una buona stagione è sempre complicato ripetersi.

Infine, da allenatore: cosa direbbe a una squadra che deve salvarsi per motivarla?

Sono le situazioni più difficili da affrontare, bisogna trasmettere certezze e fare in modo che tutti diano il meglio con serenità in un momento di grande pressione. Servirà avere unità d’intenti, spostare sempre la prestazione oltre il 100%. Il calcio è fatto di tanti aspetti: bisogna anche fare in modo di essere organizzati studiando ogni particolare di ogni partita. 

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