Lo Spezia riavrà presto il suo Picco ristrutturato. È quanto si legge oggi su Il Secolo XIX in edicola. Una novità importante perché sia in caso di mancata salvezza che di permanenza di categoria, le Aquile potranno avere la loro casa ammodernata. La mossa decisiva la dovrà fare la famiglia Platek, che non dovrebbe ricorrere a capitali esteri: un accordo con il Credito Sportivo dovrebbe finanziare l’opera. La proprietà americana avrebbe già avuto qualche colloquio informale con l’ente gestito da Abodi: Cagliari e Bologna hanno già tracciato la via, da poco anche l’Avellino (che ha ottenuto il diritto di superficie del Partenio per 90 anni). L’idea è seguire questa strada per ottenere il finanziamento a carico del proprietario e non del Comune. Al vaglio ci sono diverse ipotesi sulle cifre e sui vari lotti (Curva Piscina esclusa), con tanto di rendering verso Roma.
Il quotidiano analizza poi le modalità: il Credito Sportivo (banca pubblica con gestione autonoma) garantirebbe tutta la cifra utile al rifacimento e i Platek dovrebbero estinguere il prestito in 10-15 anni. Non ci sarebbe bisogno – come detto – di capitali esteri e anche i tassi sarebbero più favorevoli. Inoltre, anche la burocrazia sarebbe decisamente ridotta per uno stadio formalmente di proprietà del comune ma gestito dalla società: i lavori potrebbero essere progettati ed effettuati in autonomia. E i tempi? Non sono ancora stimabili, ma sembra difficile che le Aquile possano giocare al Picco prima del gennaio 2022 (ecco dove potrebbero giocare). Intanto ora servirebbe che si svolgessero in tempi brevi i primi lotti promessi dal Comune, con la Curva Piscina da rifare e portare da 2.000 a 4.000 posti per un costo di circa 2 milioni e mezzo. A seguire tutte le altre parti: tribuna coperta (18.710.115) e poi la copertura della Ferrovia ( 4.635.690). Secondo il quotidiano, i lavori realizzati da privati potrebbero ammortizzare di circa il 25% il costo totale. Insomma, il futuro è iniziato, ora bisogna solo avere pazienza.
SALVEZZA? ORA UN MILIONE DI MOTIVI IN PIÙ
IN PROGRAMMA UN CDA, ECCO ALTRI DUE NUOVI RUOLI NELLO SPEZIA
L’Avellino sta lavorando per farsi ottenere il diritto di superficie di 90 anni ma non l’ha ancora ottenuto!