28 Gennaio 2022 - 10:18

Manaj: “Mi volevano in tanti ma ho scelto La Spezia. Motta si fa rispettare”

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Nell’edizione odierna de Il Secolo XIX troviamo un’intervista a Rej Manaj. L’attaccante si è raccontato a 360° fra campo e temi extra calcio. Il suo racconto parte da quando aveva 4 anni e, partito dall’Albania, venne respinto con la famiglia dalla frontiera italiana perché non in possesso della documentazione adatta. Poi un nuovo tentativo, dopo due anni e l’arrivo a Roma. Lì, nella provincia della Capitale, Rey ha imparato a giocare a calcio prima di spostarsi verso Codogno e il Piacenza. Piacenza che di lì a poco fallì e l’attaccante, su consiglio del padre, optò per la Cremonese per evitare passi più lunghi della gamba. Lì incontrò Gigi Simoni come tecnico, di fatto, per lui un secondo padre. Una parentesi anche sull’avventura Sampdoriana, nella quale, spiega l’attaccante, Ferrero cercò di cambiare le carte in tavola e la Cremonese si oppose. Non gli andò comunque male perché finì poi all’Inter. A Milano l’esordio da giovanissimo: “Il problema di un giocatore che arriva a quei livelli, anche se ha talento, non è giungere all’Inter ma rimanerci. Ed a quell’età, io compreso, non capisci bene come stanno le cose”

Da lì in poi il giro di prestiti, fra alti e bassi, fino ad arrivare alle offerte dalla Spagna e dal Barcellona. Impossibile dire di no al club più importante al mondo. Manaj fece bene nella squadra B e Setien lo portò anche in panchina per un match de La Liga. E giocare con Messi cosa significa? “Giocare con le stelle del calcio è sapere che in allenamento hai uno al quale è impossibile togliere la palla. E anche quando lo vorresti, sai che non puoi giocare duro, che non puoi entrare cattivo su un patrimonio del calcio e della storia”. Dopo la Catalogna si sono fatte sotto in diverse squadre: Friburgo, Anderlecht, Sassuolo e poi lo Spezia, una scelta di cui non si pente. Nonostante le offerte in questa finestra per tornare in Spagna, l’albanese confessa di non pensare ad altro che alla sua avventura ligure. “Qui sto bene. Più tardi in estate mi siederò con i miei agenti e con i due club studieremo le soluzioni migliori”. E quali sono le ambizioni di Manaj e dello Spezia? Tenere il posto in nazionale e salvare le aquile. C’è spazio anche per le voci sui presunti rapporti tesi con Thiago Motta. “Soltanto voci; feci una settimana difficile, anche fisicamente, mi allenai poco e restai a casa. Lui rispetta e si fa rispettare”. Infine, la spiegazione di quale sia stato il punto chiave della stagione: non la partita col Napoli, ma quella col Lecce.

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