Marco Serra, fischietto nel trionfo delle aquile a San Siro, interviene in prima persona per commentare l’errore tanto contestato dal Milan. Lo fa in un’intervista a Sky Sport. Queste sono le sue parole:
Nella mia testa c’è stato un errore di priorità, mi concentro su Rebic e Bastoni e penso che se lo tocca è fallo, non può non fare fallo in quella situazione. Concentrandomi su quello mi perdo lo scenario completo e mi dimentico di Messias che sta tirando in porta. Ricordo di aver pensato ‘speriamo che non la butti dentro’. L’errore corretto dal VAR rimane un errore dell’arbitro, ma restituisce la verità sportiva, in questo caso non può intervenire però ed è ancora più pesante. Ibra? Penso che si sia avvicinato per strangolarmi, poi ha capito che errare è umano, che sarà capitato anche a lui di sbagliare un gol a porta vuota. Credo che tanti di noi avrebbero avuto la stessa identica reazione. Gol dello Spezia sul finale? Credo di aver detto ‘non ci credo’ all’auricolare. Negli spogliatoi poi mi è passato accanto Florenzi ed era affranto come me, passa Calabria che era il capitano e tutti gli altri: mi sostengono, mi dicono che tutti sbagliano e di andare avanti. Ibra mi ha detto di essere forte e di reagire, mi ha fatto molto piacere e credo che il gesto sia stato apprezzato. Se quella notte ho dormito? Un’oretta sul divano, non di più. Cosa mi ha detto Rocchi? Questa è la Serie A, qui non si abbandona nessuno, tornerai ad arbitrare, massima serenità.