Si chiama Tommy e ha nove anni. L’unico ad aver avvicinato Josè Mourinho a La Spezia, salendo sul pullman dove il portoghese aveva seguito la partita del Picco per scattarsi una foto. Un tifoso romanista particolare, perché ha un papà che è stato bandiera e capitano dello Spezia. Corrado Colombo si è espresso a riguardo sulle colonne de Il Secolo XIX: «Non crede ancora che sia stato anch’io un calciatore. Si è solo accorto che al Picco tutti mi accolgono bene e mi riconoscono. Anche se ha lo Spezia nel cuore, visto quanto il padre è attaccato a questi colori».
L’intervista prosegue con un giudizio sulla prestazione offerta contro la Roma: «Prestazione coraggiosa della squadra di Motta. Bisogna dare merito alla forza e al gioco della Roma, nel finale aveva cinque attaccanti dentro, ha fatto di tutto per vincerla. La rabbia è aver perso un punto quando ti sembrava di averlo in mano, ma la Roma è una grande squadra, gioca per l’Europa». Una prova di carattere quella della compagine di Thiago Motta: «Si è opposta come meglio ha potuto. Lo Spezia ha grande qualità in calciatori come Verde o Agudelo, gente che quando tocca la palla accende la luce. Ha avuto qualche ottima occasione da gol, come quella di Nzola che ha trovato una super risposta di Rui Patricio. Salvezza? Fare punti prima della trasferta di Torino sarebbe stato importante. Spero che gli aquilotti riescano a restare in A. Per la retrocessione è un gioco a due con il Venezia. Il Cagliari nel 2022 ha una media da Champions, Mazzarri l’ha rivitalizzato».
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Colombo perchè il rigore dopo oltre due minuti dal 93’? Perchè Le partite dei grandi club finiscono quando si riesce a farle vincere.