5 Aprile 2022 - 09:15

Il dramma di Kovalenko: “Non dormo, ho paura. Fortuna che c’è lo Spezia”

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Lunga e toccante intervista questa mattina su La Gazzetta Dello Sport a Viktor Kovalenko, centrocampista dello Spezia. Sono settimane dure per lui, ucraino, che vede la sua città, Kherson, attaccata e distrutta dai russi. La sua famiglia è sotto le bombe: papà Viktor, 52, mamma Ludmilla, 55, il fratello Dimitri, 32, e il nipotino Igor, 5. Il campo, la vittoria sul Venezia, l’ambiente tutto per lui, dettagli da non sottovalutare per provare a non pensare, ma inevitabilmente l’inquietudine è forte. Nel suo telefono ci sono foto di amici che non ci sono più e i suoi racconti sono terribili. Ad oggi la sua famiglia sta bene, ma ogni giorno è un’incertezza perché non si sa quanto durerà la guerra. “A 15 km da casa mia sono state sganciate bombe – racconta – e sarebbe impossibile far scappare la mia famiglia. I russi sparano, non importa che ci siano civili. In più, i miei genitori non accetterebbero mai di partire, come tanti. Se si abbandona la casa al ritorno non si ritroverà nulla. Non c’è scelta, restare e difendere la propria vita e la propria casa. Mio padre ha un fucile e nel caso difenderebbe se stesso e la famiglia“.

Per Kovalenko c’è anche una difficoltà ulteriore: le comunicazioni si interrompono spesso, la linea cade. La famiglia cerca di tranquillizzarlo – riferisce – ma con la paura che le conversazioni siano registrate forse non dicono tutto. Proprio pochi giorni prima dell’attacco russo a Kherson la famiglia era venuta a trovare Viktor, che ora è più che mai preoccupato. “Per dormire prendo alcuni medicinali che mi ha consigliato lo Spezia, ma è molto complicato. Vivo costantemente con il pensiero di qualche brutta notizia. Migliaia di persone sorridevano al futuro, ora non hanno più nulla“. E purtroppo per il calciatore non è la prima volta con la guerra: già aveva vissuto una situazione simile quando lo Shakhtar fu costretto a lasciare Donetsk. E per fortuna che alla fine c’è il pallone: “Il calcio mi aiuta, mi distraggo per qualche ora. Spero di giocare con l’Ucraina i play-off mondiali, sarebbe molto bello. Lo Spezia mi aiuta tanto, è un club meraviglioso e come una grande famiglia. Adesso spero solo di riabbracciare la mia vera“.

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