Dalle pagine de Il Secolo XIX arrivano importanti aggiornamenti per quanto riguarda gli scontri fra tifoserie avvenuti in Spezia-Napoli. L’arresto dei 4 ultras aquilotti è durato poco più di 24 ore dato che il giudice ha optato per una misura più soft: l’obbligo di dimora nella provincia di La Spezia. Una misura che permetterà loro di vivere con più serenità l’arrivo al processo previsto per ottobre, come ha confermato l’avvocato difensore dei tifosi spezzini. L’accusa contestata dalla Procura è quella di rissa aggravata, lancio di oggetti e scavalco di recinzione. Un tifoso del Napoli ha addirittura perso una mano per la deflagrazione di un petardo. Un fatto che il PM considera come un’aggravante. La risposta del difensore degli ultras bianchi è stata che l’esplosione è avvenuta a circa 100 metri da dove si trovavano i tifosi spezzini. Per di più, ci sono le dichiarazioni nero su bianco del tifoso ferito che afferma come nessuno gli abbia lanciato contro l’ordigno e che l’abbia raccolto da solo. Nel frattempo, un investigatore della Digos ha mostrato in aula alcune immagini degli scontri. Le due tifoserie sono venute a contatto perché due pullman azzurri hanno improvvisamente lasciato il percorso presidiato dalla polizia.
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